NordEst

Tonadico, Cento anni e non sentirli

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Cento anni di vita ed emozioni – A festeggiarla mercoledì 6 ottobre presso l’abitazione del figlio Renzo oltre ai familiari erano presenti il sindaco di Tonadico Aurelio Gadenz ed il parroco don Duccio Zeni.

E’ stato un momento di grande felicità per Antonietta ed i suoi congiunti che in maniera sobria hanno voluto festeggiare la persona più anziana del paese. Era questo un primo momento conviviale che sarà seguito domenica 17 ottobre dalla santa Messa della Comunità parrocchiale di Tonadico ed in dicembre dalla festa che le sarà tributata durante il tradizionale convivio degli over 70 organizzato, presso l’Oratorio, dall’associazione Tonadighi Strighi.

Una storia legata alla sua terra – Antonia Debertolis (questo il suo nome da nubile) nasce a Palazzo Scopoli (allora sede di civile abitazione ed oggi sede municipale) il 6 ottobre 1910 da Susanna Scalet e da Luigi Debertolis. Trascorre i suoi anni secondo la tradizione del tempo vivendo in paese e nel maso di famiglia a Cenguei. Ha lavorato un periodo in Svizzera e si e sposata nel 1936 con Angelo Mazzurana.

La giovane famiglia Mazzurana ha vissuto un periodo a Frascati (Lazio) dove il marito Angelo ha prestato la sua opera presso il Commendator Innocenti dal 1936 al 1942. La svolta della vita familiare avviene proprio in questo periodo, quando il marito viene fatto prigioniero dai Tedeschi e trasferito nella piana di Bolzano per essere deportato in Germania. La conoscenza della lingua tedesca da parte di Angelo lo salva da questo destino. Egli viene infatti trasferito, in qualità di interprete e cameriere al Comando tedesco dislocato presso l’albergo Sass Maor di San Martino di Castrozza ove può godere di una discreta autonomia.

La moglie Antonia ed il primogenito Giulio possono così rientrare a Tonadico dove la famiglia si ingrandirà negli anni successivi. Dopo Giulio sono nati altri 5 figli: Luigino, Roberto, Renzo Federico e Livio. La festeggiata ha voluto ricordare, con grande lucidità il fatto di aver avuto solo figli maschi focalizzando il suo pensiero sul figlio Roberto recentemente scomparso e sulla vita serena vissuta con il marito Angelo. Di lui ha voluto ricordare quando, durante la guerra, riuscisse ad assicurare il cibo alla famiglia grazie ai permessi che gli permettevano di scendere a Tonadico dal Comando tedesco.

Un mazzo di rose per i suoi primi cento anni –
Stringendo il suo bel mazzo di rose la neo centenaria ha simpaticamente scherzato con il parroco don Duccio al quale ha chiesto conto del suo stato di salute rievocando con lui la brutta caduta di neve che l’aveva colpito alla Canonica di Siror quasi due anni fa. I familiari di Antonia ringraziano tutti coloro che hanno voluto manifestare la gioia per questo eccezionale traguardo.

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