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Streghe, maghi e zucche: arriva Halloween

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Per certi versi, potremmo assimilare Halloween al nostro Carnevale, seppure orientato decisamente verso l’aspetto più oscuro, soprannaturale, della realtà. Ed è proprio per questo che i giovani e giovanissimi adorano tale festività.
Il termine Halloween deriva dal fatto che il 31 di ottobre è la vigilia di Ognissanti, ovvero il giorno in cui la tradizione cristiana celebra tutti i santi, in blocco, nessuno escluso. Questa data, il 1° novembre, è denominata in inglese All Hallows’ Day. A questo punto occorre tenere presente che presso i popoli antichi (e pure per gli ebrei di oggi) il giorno non incomincia allo scoccare della mezzanotte, bensì qualche ora prima, al tramonto.
 
Ma vediamo come dall’Italia alla Romania, passando per il Regno Unito agli Stati Uniti, fino alla Spagna, si preparano alla notte delle streghe. A Bevilacqua, in provincia di Verona, si narra che nel castello, costruito nel XIV secolo dal commerciante Guglielmo Bevilacqua per difendere i propri terreni dalle invasioni delle signorie confinanti, lo spirito del padrone vaghi per le mura della fortezza per difenderla da qualsiasi minaccia e che la sua voce si senta tra gli alberi del giardino pensile.

Altro luogo che non può mancare nell’elenco delle destinazioni suggestive di Halloween è la Transilvania, dove nacque il celebre Conte Dracula, il vampiro che per sopravvivere si nutriva di sangue e che attaccava le sue vittime al collo con i suoi denti aguzzi. Lo stesso vale per Whitby, cittadina inglese in cui Bram Stoker, influenzato dalla sua atmosfera gotica, ha deciso di ambientare tre capitoli del romanzo “Dracula”: proprio mentre stava leggendo nella biblioteca della città gli venne l’idea di chiamare il protagonista della sua opera “Conte Dracula”.

La leggenda delle “Streghe di Benevento” risale al XII secolo, quando la cittadina campana dovette accettare la difficile convivenza con gli invasori longobardi e i loro rituali pagani. Un soggiorno nei dintorni può essere davvero emozionante: si racconta, infatti, che fino a qualche secolo fa le streghe fossero solite danzare e cantare prima di prendere il volo nelle notti nebbiose d’inverno.

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