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Strasburgo, è morto Antonio Megalizzi: grande dolore in Trentino. Quirinale: “Inaccettabile tragedia”

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Il giovane giornalista era rimasto gravemente ferito nell’attentato di martedì sera al mercatino di Natale. Presidente Mattarella: “Inaccettabile tragedia”

Strasburgo – E’ morto il giornalista italiano Antonio Megalizzi rimasto ferito martedì sera nell’attentato al mercatino di Natale di Strasburgo. In un post su Facebook Europhonica, la radio per cui il giornalista lavorava, scrive: ”Purtroppo siamo costretti a confermare che il nostro collega Antonio ci ha lasciati. I nostri pensieri vanno alla famiglia e a tutti i suoi amici e colleghi. Vi preghiamo di rispettare il momento doloroso”.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha definito “una inaccettabile tragedia” la morte di Antonio Megalizzi e ha espresso la sua “profonda tristezza”. “Sono particolarmente vicino – ha aggiunto Mattarella – al dolore della famiglia, della fidanzata e degli amici del giovane reporter italiano vittima dell’odio criminale e del fanatismo propugnato dal sedicente “Stato islamico”.

Chi era Antonio Megalizzi – La radio era la grande passione di Antonio. La famiglia è originaria di Reggio Calabria, ma nel 1990 si è trasferita a Trento, quando Antonio aveva appena 5 mesi. Già durante gli studi all’università di Trento e di Verona il giovane ha iniziato a lavorare in radio, sia come speaker che come giornalista. Ha collaborato così per la programmazione della Rai di Trento, il canale radiofonico dell’emittente locale Rttr e ultimamente soprattutto per radio 80 Forever Young di Rovereto che su Facebook esprime la sua vicinanza al collega e alla sua famiglia. Megalizzi si trovava a Strasburgo per seguire per Europhonica che segue le sedute plenarie del Parlamento europeo.

Profonda commozione è stata espressa dall’Università di Trento per la scomparsa del giovane studente del corso di laurea magistrale in Studi europei e internazionali. Nei prossimi giorni sarà aperto uno spazio sul sito di Ateneo dove raccogliere i messaggi di cordoglio. Il primo ricordo è quello del direttore della Scuola di Studi internazionali, Andrea Fracasso: “La perdita di Antonio, avvenuta a seguito di un atto barbaro e crudele, ha lasciato sgomenti la comunità della Scuola di Studi Internazionali e l’intero Ateneo”.

“Nella sua domanda di iscrizione alla Laurea magistrale MEIS, ricorda l’Università nella nota, Antonio scriveva ‘ho cominciato l’avventura a Europhonica, un programma radiofonico trasmesso dal Parlamento Europeo a Strasburgo. Ed è stato il momento in cui mi sono innamorato dell’Unione Europea‘”. “E ancora, nella lettera per l’iscrizione scriveva anche: ‘Garantisco che come sempre, non mollerò mai. Prometto di mettere tutta l’attenzione, l’entusiasmo, l’impegno e la dedizione necessari’: Antonio non ha mai tradito questa promessa – conclude Fracasso – e anche per questo il suo ricordo è così vivido e la sua scomparsa così dolorosa”.

Aperta una inchiesta

Il principale sospetto dell’attentato al mercatino di Natale, Cherif Chekatt, è stato ucciso ieri sera dalla polizia. Le indagini ancora stanno cerando di determinare se il 29enne criminale comune, che si era radicalizzato, avesse dei complici o se si sia trattato dell’azione di un ‘lupo solitario’.

Al momento, come ha annunciato il procuratore della Repubblica di Parigi Rémy Heitz, sette persone sono ancora in stato di fermo in relazione ai fatti di Strasburgo. Si tratta di quattro membri della famiglia di Chekatt ed altre tre persone, vicine al killer, due delle quali fermate la scorsa notte.

Fonti del ministero dell’Interno, qualche ora prima dell’uccisione di Chekatt, hanno spiegato al Parisien che non si era ancora scoperta nessuna cellula terroristica a lui collegata. Intanto, i servizi di intelligence francesi stanno verificando l’attendibilità del messaggio di rivendicazione dello Stato Islamico.

Dopo la notizia della morte di Chekatt, l’agenzia di propaganda dello Stato Islamico, Amaq, ha diffuso un comunicato in cui si afferma che “attentatore di Strasburgo era un soldato dello Stato Islamico e ha condotto questa operazione in risposta all’invito ad attaccare cittadini dei Paesi della coalizione” contro Stati Islamico in Siria ed Iraq.

Riaperto anche il mercatino di Natale

Nel centro storico di Strasburgo, dopo la strage di martedì sera. Imponente lo schieramento delle forze dell’ordine, moltissimi i turisti.  Fra i presenti la reazione più diffusa è di “grande sollievo” dopo la cattura e l’uccisione a Strasburgo del terrorista Cherif Chekatt, giovedì sera in un blitz della Polizia.  Intanto sale a quattro il bilancio dei morti nell’attentato, con la morte in ospedale di un altro dei feriti. Lo annuncia la procura di Parigi, senza fornire l’identità del deceduto.

Nella moschea Eyyub Sultan a Strasburgo si sono svolti i funerali di Kamal, l’afghano rimasto ucciso nella sparatoria di martedì mentre teneva in braccio uno dei figli. In tantissimi, fra parenti, amici e conoscenti, gli hanno dato l’ultimo saluto alle 13.00, durante la preghiera del venerdiì.

“Siamo tutti scioccati” aveva scritto ieri la moschea, precisando che la salma di Kamal verrà sepolta a Meinau, il cimitero musulmano di Strasburgo. “Lui aveva una famiglia, era un uomo come tutti gli altri, era gentile”, è il ricordo di un appartenente alla comunità musulmana che ha aggiunto: “Quello che è successo è atroce. Chi ha fatto questo è una persona malata”.

I messaggi alla famiglia

L’Arcivescovo di Trento, Lauro Tisi, appena appresa la notizia della morte di Antonio Megalizzi ha espresso parole di profondo affetto e di vicinanza alla famiglia e alla comunità di Cristo Re a Trento, dove il giovane viveva e dove, dal giorno del ferimento, ci si è riuniti in preghiera.  Queste le parole dell’Arcivescovo:  “Ciao Antonio, Dio ti restituisca quel sorriso che ti aveva donato, che a tua volta hai regalato a mamma Annamaria, a papà Domenico, a tua sorella Federica e a Luana. Quel sorriso, che ha saputo toccare tanti cuori e varcare confini impensati, è stato motore di relazioni e testimonianza della bellezza della vita, anche in queste drammatiche ore, in cui ti abbiamo conosciuto più da vicino. Per questo ti diciamo un profondo “grazie”.  Dio te lo restituisca, Antonio, quel tuo sorriso contagioso! E ti lasci tornare a sognare. Fallo anche per noi”.

“Il Consiglio provinciale – scrive il presidente Walter Kaswalder – , che rappresenta tutti i trentini, abbraccia idealmente la mamma, il papà, la ragazza, tutti i familiari e gli amici di Antonio Megalizzi. E’ una tragedia assurda e ingiusta, la sua morte violenta, e la notizia arrivata poco fa da Strasburgo getta una cappa di dolore sulla nostra terra. Martedì mattina proporrò all’assemblea legislativa provinciale di osservare un minuto di silenzio in omaggio alla memoria di questo giovane, perfetto rappresentante di quanto di meglio sta crescendo nel nostro Trentino.
Condannare ancora una volta la follia terroristica non risolve certo un’emergenza da tempo drammatica, ma per le pubbliche istituzioni è un dovere assoluto e per noi sarà anche un forte impegno per la quotidiana azione legislativa e amministrativa”.

“Una notizia che non avremmo mai voluto arrivasse – commenta il governatore trentino, Maurizio Fugatti – questa giovane vita spezzata porta via con sé un universo di sogni e di speranza come quella di poter pensare ad un mondo libero da tanta follia e paura”. È il commento a caldo del presidente della Provincia autonoma di Trento, appena appresa la notizia della scomparsa di Antonio Megalizzi il giovane trentino colpito a morte da un attentatore a Strasburgo. “Ci stringiamo attorno ai familiari di Antonio – aggiunge Fugatti – condividendone il dolore. E al tempo stesso diciamo no con forza a quanto accaduto. Non possiamo permettere che tutto questo avvenga o si ripeta”.

“Sono profondamente addolorato dalla notizia della morte di Antonio Megalizzi – scrive il presidente del Consiglio regionale, Roberto Paccher – in questo momento drammatico, dove le parole non possono nulla di fronte al dolore, desidero che giunga a tutta la sua famiglia l’abbraccio dell‘intera assemblea consiliare e della nostra comunità”.

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One Reply to “Strasburgo, è morto Antonio Megalizzi: grande dolore in Trentino. Quirinale: “Inaccettabile tragedia”

  1. Per cento svariati motivi è davvero terribile e suscita tanto sgomento e profonda tristezza quello che è successo là a Strasburgo. Ma è soprattutto molto triste poiché – in tragedie come queste – a perdere la vita sono persone inermi e poi sono anche giovani e nostri concittadini.
    E tutto ciò suscita una infinita commozione. Un encomio all’Università di Trento e un abbraccio affettuoso alla Famiglia di Antonio e alla fidanzata.

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