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Strasburgo, blitz della polizia francese: ucciso il terrorista della strage. Ore di attesa per Antonio

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L’Isis definisce Cherif Chekatt un “soldato” dello Stato Islamico. Lo rende noto il Site, citando l’Amaq, l’agenzia dell’Isis

Strasburgo (Adnkronos) – Cherif Chekatt, il killer di Strasburgo, è stato ucciso in pieno quartiere di Neudorf, dove aveva fatto perdere le tracce 48 ore fa dopo l’attentato commesso nel mercato di Natale. Chekatt è stato ucciso dalla polizia in un blitz nella rue du Lazaret. Aveva con sé una pistola e un coltello. E’ stato lui a sparare per primo contro i poliziotti, che lo hanno successivamente “neutralizzato”, secondo quanto appreso dalla radio France Info.

Il terrorista si era rifugiato in un deposito vicino alla Plaine-des-Bouchers, vicino al centro di Strasburgo, nel quartiere della Meinau, non lontano da Neudorf dove aveva fatto perdere le tracce 48 ore fa. Nel pomeriggio di giovedì, un uomo vicino a lui era stato posto in stato di fermo. Secondo quanto si apprende da fonti dell’inchiesta, non si tratta di un familiare. Si trovano già in stato di fermo dalla notte fra martedì e mercoledì i genitori e due fratelli del sospetto, che è sempre in fuga.

Sempre giovedì era stata compiuta anche un’operazione di polizia a Neudorf, il quartiere di Strasburgo dove resiede Chekatt: blitz che si era però concluso senza alcun fermo. Cherif Chekatt continua ad essere introvabile e le ricerche proseguono.

Ma ci sarebbe un uomo vicino al terrorista è stato posto in stato di fermo. Secondo quanto si apprende da fonti dell’inchiesta, non si tratta di un familiare. Si trovano già in stato di fermo dalla notte fra martedì e mercoledì i genitori e due fratelli del sospetto, che è sempre in fuga. L’annuncio dell’uccisione di Chekatt “è un grande sollievo. E’ un’ottima notizia che permetterà ai cittadini di ritrovare più facilmente le loro abitudini, il loro modo di vita e i propri valori”, commenta il sindaco di Strasburgo, Roland Ries, ai microfoni della radio francese ‘France Info’. “Avevamo già deciso di riaprire il mercatino di Natale.

Questa notizia ci conforta nella nostra decisione. La minaccia pesava come una spada di Damocle e turbava i cittadini. Aumenteremo la sicurezza al mercatino ma la logica generale resta la stessa”. E’ chiaro, aggiunge il sindaco, “che c’è una concentrazione nella nostra area” di persone pericolose “forse a causa della vicinanza con il confine. E’ chiaro che le cose non si fermano dall’oggi all’indomani. Intanto siamo felici per l’esito della vicenda. Ora possiamo tornare alle nostre abitudini di vita. E’ la nostra cultura, il nostro modo di vita che è preso di mira dai terroristi”.

In tutto sono stati 720 gli agenti mobilitati oggi in Francia per trovare il killer 29enne che, dopo la sparatoria, è scappato salendo su un taxi per scendere a Neudorf, dove è sfuggito a un primo blitz e dove oggi si è svolta una nuova operazione di polizia dove non era stato effettuato alcun fermo. Perquisita a Parigi la casa di una delle sorelle intorno alle 14, quando gli agenti sono entrati nell’abitazione della donna e del marito, un medico, a boulevard Raspail. In quel momento, nella casa c’era anche un’altra sorella di Chérif. Oggi anche una quinta persona legata al killer in fuga era stata fermata, ma non fa parte della sua famiglia. A riferirlo, la procura di Parigi.

Intanto, il ministro francese dell’interno Christophe Castaner ha precisato questa sera il bilancio delle vittime dell’attacco: tre persone sono morte, altre tre sono gravemente ferite, fra la vita e la morte. Tre altri feriti sono stati dimessi dall’ospedale in giornata.

Tajani – “Non bisogna abbassare la guardia, il pericolo non è finito. E la testa del serpente non è stata schiacciata”, dice all’Adnkronos il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani, commentando a caldo l’uccisione di Cherif Chekatt. Il presidente francese Emmanuel Macron, continua Tajani, “oggi all’inizio del Consiglio Europeo ci aveva informati che si era a poche ore dalla cattura. Tuttavia, prosegue il presidente dell’Aula di Strasburgo, l’Ue deve rafforzare gli strumenti a disposizione per lottare contro il terrorismo, e per questo lavora il Parlamento Europeo che ieri ha approvato una risoluzione, come stilare una lista degli imam che predicano la violenza, il monitoraggio dei “flussi finanziari” che sostengono l’attività terroristica, far sì che il procuratore europeo abbia la competenza anche sui reati di terrorismo, effettuare controlli per ostacolare l’attività dei terroristi su Internet. Insomma, per Tajani “la battaglia deve andare avanti”, perché “non è finita”, conclude.

Salvini – “Il terrorista islamico che ha ucciso innocenti a Strasburgo è morto. Amen, non sentiremo la sua mancanza. Una preghiera per i feriti che stanno ancora lottando”, il commento del ministro dell’Interno Matteo Salvini.

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