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Scuola, visiere e divisori tra banchi: si torna così. Docenti e personale in sciopero l’8 giugno

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Le misure allo studio del Cts. La ministra Azzolina nel corso del vertice a Palazzo Chigi durato circa 4 ore: “L’obiettivo di riapertura a settembre è complesso, ma raggiungibile se lavoriamo tutti insieme”. Poi sottolinea: “Stiamo mobilitando risorse per oltre 4 miliardi”. I presidi: “Mini pareti in plexiglas possibilità da considerare”

NordEst (Adnkronos) – Oltre alle mascherine ci sarà possibilità di usare le visiera anche per andare incontro alle esigenze di studenti con difficoltà respiratorie e ipoacusici”. Lo sta valutando il Cts, ha fatto sapere la ministra della Scuola Lucia Azzolina nel corso del vertice a Palazzo Chigi sulle riaperture delle scuole a settembre. Sarà inoltre “valutata anche la possibilità di compartimentare i banchi, con divisori, anche per garantire maggiore sicurezza”.

“Sulla scuola stiamo mobilitando risorse per oltre 4 miliardi”, ha affermato Azzolina sottolineando che “ci sarà subito un nuovo stanziamento di altri 330 milioni per l’edilizia scolastica leggera. La norma contenuta nel decreto scuola favorirà i lavori dando ai sindaci potere di intervenire”.
Al vertice erano presenti il premier Giuseppe Conte, la ministra ai Trasporti e alle Infrastrutture Paola De Micheli oltre, per gli enti locali, al numero uno dell’Anci, Antonio Decaro, e al presidente della conferenza delle Regioni, Stefano Bonaccini, nonché sindacati – sul piede di guerra – rappresentanti di famiglie e studenti.
Vogliamo tenere quanto più possibile unito il gruppo classe, daremo strumenti flessibili alle scuole per agire”. “Stiamo aspettando i dati sull’edilizia dagli Enti locali. A breve chiuderemo le Linee guida condivise per settembre”, ha aggiunto Azzolina sottolineando: “Siamo tutti d’accordo che l’obiettivo di riapertura a settembre è complesso, ma raggiungibile se lavoriamo tutti insieme, ciascuno per la propria parte: il Paese si aspetta da noi che i ragazzi a settembre tornino a scuola”.
L’obiettivo è portare tutti a scuola in presenza. Con particolare attenzione ai più piccoli, che hanno sofferto maggiormente in questo periodo”, ha detto la ministra in apertura dell’incontro.
Il governo ha ascoltato e raccolto le istanze dei partecipanti, fa sapere il ministero dell’Istruzione, e nei prossimi giorni, anche con la collaborazione degli Enti locali, che invieranno dati aggiornati sull’edilizia scolastica, saranno chiuse le linee guida per la scuola che terranno conto dei numerosi incontri che si sono svolti in queste settimane, del confronto con le parti sociali, del lavoro del Comitato tecnico-scientifico del ministero della Salute sulle misure di sicurezza e di quello del Comitato di esperti del ministero dell’Istruzione sugli aspetti didattici.

Lo sciopero della scuola

Anche in Trentino, così come in tutta Italia, docenti e personale ausiliario incroceranno le braccia l’8 giugno, quello che in teoria per gli studenti dovrebbe essere l’ultimo giorno di scuola e che, in provincia, sarà invece il primo giorno – teorico – di apertura per nidi e materne. L’astensione è stata indetta da Cgil, Cisl, Uil, Delsa, Gilda e Satos. Lunedì la manifestazione si svolgerà, nel rispetto delle norme anti Covid-19, con una presenza in piazza Dante e davanti al commissariato del governo dalle 10.30 in poi. Uno sciopero per la scuola, per chiedere risorse, investimenti e concretezza. Non bisogna solo ripartire ma occorre riprogettare la scuola, spiegano i sindacati trentini.

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One Reply to “Scuola, visiere e divisori tra banchi: si torna così. Docenti e personale in sciopero l’8 giugno

  1. Come si può immaginare una scuola fatta di mascherine, divisori e distanze se gli alunni hanno dai 6 ai 10 anni? I bambini hanno bisogno del contatto con compagni e maestre., di fare scuola e ricreazione e mensa in modo spontaneo e naturale. Vogliamo una vita normale, non da carcerati divisi, controllati, privati di ogni libertà.

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