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Nordest, scoperti nuovi terreni coltivati a mais OGM Mon810 in Friuli

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Coltivazioni illegali per un’estensione complessiva di 11.300 metri quadrati

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Vivaro  (Pordenone) – Un accesso agli atti dell’eurodeputato Andrea Zanoni indirizzato all’Agenzia Regionale per lo Sviluppo Rurale ERSA svela che non sono solo 2 gli appezzamenti di mais Mon810. Oltre a quelli seminati il 15 giugno scorso e ubicati a Vivaro (PN) e Mereto di Tomba (UD) del noto Fidenato, ve ne sono altri 5 seminati due mesi prima, il 14 aprile, sempre a Vivaro.

Dall’accesso agli atti presentato all’Agenzia regionale per lo sviluppo rurale ERSA dall’eurodeputato Andrea Zanoni del Gruppo ALDE e membro della Commissione ENVI Ambiente, Salute Pubblica e Sicurezza Alimentare al Parlamento europeo sono spuntati 5 nuovi mappali coltivati a mais OGM Mon810.

Venerdì 23 agosto scorso, Zanoni aveva avanzato all’Agenzia Regionale per lo Sviluppo Rurale ERSA la richiesta di accesso agli atti per ottenere copia delle pagine del registro informatico, istituito dal Decreto legislativo dell’8 luglio 2003 numero 224, dove sono annotate le notifiche delle localizzazioni delle coltivazioni di OGM.

Dalla risposta dell’ERSA risulta che, oltre ai già noti terreni coltivati con mais OGM Mon 810 da Giorgio Fidenato a Vivaro (PN) e a Mereto di Tomba (UD), rispettivamente di 3.000 metri quadrati e 1.000 metri quadrati e seminati il 15 giugno scorso, ve ne sono altri 5 sempre nel Comune di Vivaro seminati due mesi prima, ovvero il 14 aprile. Questi ultimi sono intestati a Silvano Dalla Libera per un’estensione complessiva di 11.300 metri quadrati.

«Strano che la Regione non abbia reso noto che oltre ai terreni del Fidenato vi fossero anche quelli di Dalla Libera per ben 11.300 metri quadri – ha affermato Zanoni – Domani andrò sul posto per vedere da vicino queste coltivazioni illegali, ma temo che il mais di Dalla Libera sia già fiorito con tutte le conseguenze negative del caso. Ho già scritto al Presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani chiedendo, a fronte dell’entrata in vigore del decreto del Ministero della Salute del 12 Luglio 2013, la distruzione immediata delle coltivazioni e di attivare tutte le Autorità competenti al fine di controllare e monitorare eventuali e potenziali contaminazioni in atto e future causate da queste coltivazioni tramite polline ma anche tramite i tessuti vegetali che rimarranno nel terreno».

Domani, giovedì 29 agosto 2013, alle 12.00 (per info 0422 591119), l’eurodeputato effettuerà un sopralluogo al campo di mais OGM a Vivaro (PN) ed incontrerà i rappresentanti del Comitato scientifico AIAB e il Dottore Franco Trinca, biologo, nutrizionista e Presidente dell’Associazione NOGM.

«La diffusione degli OGM sarebbe una condanna a morte per l’agricoltura, perché metterebbe in ginocchio le aziende agricole biologiche e tradizionali portando al monopolio delle coltivazioni transgeniche – ha concluso Zanoni – Gli effetti sugli ecosistemi sarebbero irreversibili: gli OGM sono organismi viventi e possono riprodursi e moltiplicarsi, sfuggendo a qualsiasi controllo. È necessario fermare subito queste coltivazioni per proteggere la biodiversità, i campi e la nostra sicurezza alimentare».

Venerdì 23 agosto 2013, l’eurodeputato Zanoni ha scritto alla Presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, per chiedere di adottare un provvedimento affinché le coltivazioni di mais OGM MON810 presenti nella sua regione vengano immediatamente distrutte e siano attivate tutte le Autorità competenti al fine di controllare e monitorare eventuali e potenziali contaminazioni in atto e future.

Lo stesso giorno, Zanoni aveva presentato all’Agenzia Regionale per lo Sviluppo Rurale ERSA la richiesta di accesso agli atti per ottenere copia delle pagine del registro informatico, istituito dal Decreto legislativo dell’8 luglio 2003 numero 224, dove sono annotate le notifiche delle localizzazione delle coltivazioni di OGM.

L’11 agosto 2013 è entrato in vigore il Decreto del Ministero della Salute del 12 Luglio 2013 con oggetto “Adozione delle misure d’urgenza ai sensi dell’art. 54 del regolamento CE n. 178/2002 concernenti la coltivazione di varietà di mais geneticamente modificato MON 810 (13A06864)” che all’articolo 1 vieta la coltivazione del mais MON810.

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