E’ uno dei molti progetti che intende realizzare la nuova pro loco Passo Rolle Val Venegia, per contribuire alla vitalità e allo sviluppo complessivo del suo territorio
Passo Rolle (Trento) – Ricordare la figura simbolo di Passo Rolle, Alfredo Paluselli (1900-1969), personaggio mitico delle Dolomiti e pioniere del turismo, di cui ricorre nel 2019 il cinquantenario della sua scomparsa è una delle priorità del nuovo gruppo di volontari nato ai piedi del Cervino delle Dolomiti, il Cimon della Pala.
E’ nota in tutto il mondo la splendida baita Segantini, costruita proprio nel 1936 dall’artista, alpinista, scrittore e poeta, Alfredo Paluselli che qui visse in solitudine per 35 lunghi anni, in contatto con le forze della natura che lo ispiravano nelle sue creazioni pittoriche e poetiche. Paluselli costruì Baita Segantini ricavandola da un secolare tabià di Bellamonte che acquistò, smontò, trasportò con il carro e ricostruì lì dove ora sorge la baita. Prima di fare questo dovette tracciare con badile e piccone la strada che ancora oggi sale fino a lì, ricavata da un vecchio percorso risalente alla Prima guerra mondiale. Deviando un piccolo rio creò anche un piccolo laghetto proprio di fronte alla nuova costruzione. Il suo desiderio era di poter ammirare la sua baita riflessa in quelle acque assieme al panorama unico delle Pale di San Martino e soprattutto del suo amato Cimon della Pala.
“Negli ultimi anni hanno chiuso o sono stati messi all’asta metà degli alberghi del Passo che – spiega il nuovo presidente della pro loco Michele Barigelli – per altro non ha ancora superato le ricadute negative nel comparto turismo dovute alla chiusura degli impianti per tutta la stagione 2016/17, così ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo costituito la Pro Loco Passo Rolle Val Venegia associandola, proprio in questi giorni, alla Federazione Trentina Pro Loco. Da volontari e senza scopo di lucro vogliamo dare un contributo positivo alla promozione dell’area del Passo e della Val Venegia, troppo a lungo dimenticati salvo poi essere rispolverati nelle più celebri immagini simbolo del Trentino”.