Inoltre, accanto ai tradizionali quotidiani cartacei, si affiancano i prezzi per quelli on line

Nordest – E’ cambiato il paniere dell’Istat, ovvero l’insieme dei prodotti di riferimento per effettuare rilevazioni e statistiche relative ai prezzi al consumo. E’ lo stesso Istituto a darne notizia, spiegando che la modifica tiene in considerazione le abitudini emerse nell’ambito della spesa tipica delle famiglie, arricchendo in certi casi il numero e le tipologie di alcuni prodotti che, orma, rappresentano un consumo consolidato.

Quindi, quest’anno, il paniere utilizzato per il calcolo degli indici dei prezzi al consumo per l’intera collettività nazionale (NIC) e per le famiglie di operai e impiegati (FOI) è costituto da 1.447 prodotti – contro i 1.429 del 2013 – suddivisi a loro volta in 614 posizioni rappresentative (nel 2013 erano 603). Cresce anche il paniere usato per l’indice dei prezzi al consumo armonizzato (IPCA): attualmente, consta di 1.463 elementi, contro i 1.451 nel 2013.

Tra le novità specifiche, entrano a far parte del paniere le seguenti cosiddette posizioni rappresentative: formaggio grattugiato in confezione, formaggio spalmabile in confezione, caffè in cialde o capsule, macchina da caffè in cialde o capsule, sacchetti ecologici per rifiuti organici, sigaretta elettronica e ricariche. Accanto ai tradizionali quotidiani cartacei, si affiancano inoltre i prezzi per quelli on line, così come i notebook ibridi, che possono essere usati sia come tablet che come portatili, arricchiscono la posizione rappresentata dai notebook. Fuori, invece, dal paniere yogurt biologico (sostituto da yogurt probiotico), tailleur (sostituito da abito donna) e riparazione apparecchio audiovisivo o informatico.