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Industria: Coldiretti, crolla l’alimentare (-5,3%). Si spera nel Natale

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E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati Istat sul fatturato e sugli ordinativi dell’industria rispetto allo scorso anno

alimentare

NordEst – Crollo record nel fatturato dell’industria alimentare e delle bevande che fa registrare una riduzione del 5,3 per cento rispetto allo scorso anno per effetto della riduzione dei consumi interni e del rallentamento della crescita delle esportazioni. Per la fine dell’anno si spera ora nella ripresa dei consumi a tavola con l’enogastronomia che per la prima volta dall’inizio della crisi – osserva la Coldiretti – sorpassa i regali e diventa la voce piu’ pesante del budget che le famiglie italiane destinano alle feste, con una spesa complessiva per imbandire le tavole del Natale e del Capodanno di 4,1 miliardi di euro, secondo l’analisi Coldiretti/Ixè, dalla quale si evidenzia che la quota della spesa per il cibo risulta pari al 35 per cento del budget rispetto a quella per i regali che si ferma al 25 per cento.

Buoni risultati – segnala la Coldiretti – sono attesi anche all’estero per i principali prodotti tipici come gli spumanti che fanno registrare un aumento del 22 per cento nelle bottiglie spedite oltre i confini nazionali e che consentono alle bollicine italiane di conquistare le tavole nel mondo dove per Natale e Capodanno ci sarà il record storico di brindisi Made in Italy, secondo una analisi Coldiretti sulla base dei dati Istat sul commercio estero nei primi otto mesi del 2014. All’estero – precisa la Coldiretti – non sono mai state richieste cosi tante bollicine italiane come quest’anno, in netta controtendenza alle difficoltà dell’economia nazionale.

Il risultato – continua la Coldiretti – è che il 2014 si chiuderà con la spedizione all’estero di poco meno di 300 milioni di bottiglie di spumante, tra metodo Charmat e Classico, il record di sempre. L’andamento negativo del fatturato alimentare ad ottobre aggrava le difficolta del 2014 alle quali insieme alla crisi dei consumi ha contribuito – conclude la Coldiretti – il maltempo con un crollo del 35 per cento per raccolto di olio di oliva, del 15 per cento per il vino fino al 4 per cento del grano duro destinato alla pasta.

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