Primo Piano

Coronavirus in Trentino: muore una 95ennne, 52 nuovi contagi. Situazione si aggrava anche in Veneto

Share Button

Un alto decesso, una donna di 95 anni, purtroppo appesantisce il bollettino quotidiano dell’Azienda provinciale per i servizi sanitari. Il Veneto torna a sfiorare i 1.000 nuovi contagi Covid in un giorno

NordEst – Un’anziana di 95 anni, vaccinata ma che soffriva di altre patologie, è venuta a mancare nelle ultime ore in una struttura intermedia. Negli ospedali intanto il numero dei ricoverati torna a salire leggermente dopo che ieri sono state accolte altre 4 persone e ne è stata dimessa 1 soltanto: il totale dei pazienti quindi al momento è pari a 21, di cui sempre 2 in rianimazione.

Sempre alto il numero dei tamponi effettuati: ieri gli antigenici sono stati 6.727, dei quali 28 sono risultati positivi; a questi si affiancano altri 24 contagi riscontrati dai 535 molecolari analizzati che hanno confermato inoltre 37 positività intercettate nei giorni scorsi dai test rapidi.

I nuovi contagi in Trentino

Sono distribuiti un po’ in tutte le fasce d’età: in particolare ci sono 3 ultra ottantenni, 5 ultra settantenni ed altri 5 in fascia 60-69 anni. Ci sono anche 3 piccolissimi (sotto i 2 anni) e 6 fra i 3 ed i 13 anni. Fino a martedì, le classi in quarantena erano 3. Numerosi i nuovi guariti: 78, per un totale pari a 47.932. Vaccinazioni oggi a quota 804.095, cifra che comprende 369.033 seconde dosi e 19.615 terze dosi.

Si aggrava la situazione in Veneto

Il Veneto torna a sfiorare i 1.000 nuovi contagi Covid in un giorno. Nelle ultime 24 ore sono stati 931 i positivi scoperti con i tamponi (ieri erano stati 883). Sono numeri che non si registravano da diversi mesi.


In breve

Il padre di Samantha D’Incà, la 30enne in stato vegetativo da un anno, potrà ora decidere se far proseguire o meno i trattamenti medici che tengono in vita la figlia. Giorgio D’Incà ha, infatti, firmato l’accettazione dell’incarico di amministratore di sostegno. Il provvedimento gli permette di opporsi al proseguimento dei trattamenti vitali, nel momento in cui l’equipe medica stabilisse che non sono più nell’interesse della paziente. I genitori di Samantha, che viveva a Feltre (Belluno) con loro, hanno detto di voler chiedere che siano staccate le macchine che tengono in vita la donna, in stato vegetativo irreversibile, spiegando che in questo modo vogliono porre fine alle sofferenze della figlia. La famiglia aveva già ottenuto l’autorizzazione a porre fine ai trattamenti dal giudice tutelare e dal comitato etico dell’Ulss di Belluno. In ogni caso la decisione sul fine vita per Samantha dovrà essere assunta dai medici.

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *