Il presidente del Veneto, Luca Zaia è tornato in conferenza venerdì 3 luglio dalla sede della Protezione Civile di Marghera, per fare il punto sulla situazione del Coronavirus in Veneto, anche alla luce del nuovo preoccupante focolaio che si è acceso negli scorsi giorni a Vicenza. Vice Ministro alla Salute Sileri in visita a Padova
NordEst – Il governatore è apparso preoccupato e arrabbiato, il motivo lo si è compreso benissimo nel momento in cui ha letto il report sul caso vicentino: il paziente che ha portato nuovamente il virus dalla Bosnia e ha acceso il nuovo focolaio veneto, non solo ha rifiutato il ricovero dopo aver appreso di essere Covid positivo dopo il tampone, ma è continuato ad uscire tranquillamente e infettare persone fino al ricovero.
❌❌❌ IN DIRETTA TUTTI GLI AGGIORNAMENTI SULLA SITUAZIONE #CORONAVIRUS IN VENETO ❌❌❌
Pubblicato da Luca Zaia su Venerdì 3 luglio 2020
Ora si trova in terapia intensiva. Alla luce di questi comportamenti «irresponsabili», Zaia ha annunciato di prevedere una nuova ordinanza per l’inasprimento delle regole lunedì 6 luglio prossimo.
Vice Ministro alla Salute Sileri in visita a Padova
Zaia e il lockdown
“Durante il lockdown l’insonnia di cui soffro si era accentuata: colpa del panico. Mi ero organizzato anche l’isolamento in un’altra casa, nel caso fossi risultato positivo”. Lo racconta Luca Zaia, presidente della Regione Veneto, a “Gente”, in edicola da venerdì 3 luglio
La sua gestione dell’emergenza è stata presa ad esempio. La sua vita, però, cambiò: “Partivo da casa alle 5 del mattino e rientravo a sera. Nessun contatto se non con mia moglie e i più stretti collaboratori”.