NordEst

Via libera in Veneto alla rivoluzione del mattone

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Via libera ufficiale dalla Giunta regionale del veneto alla rivoluzione che interesserà il mondo dell'edilizia. Una norma che arriva anticipando rispetto a quella che dovrebbe essere discussa in Consiglio dei ministri, forse già venerdì. Il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ha confermato martedì pomeriggio che anche Sardegna e Calabria potrebbero adottare molto presto lo stesso prevvedimento.

Si tratta della "via veneta" al rilancio del settore edilizio. Il disegno di legge, che sarà trasmesso al Consiglio regionale, porta il titolo di: "Intervento regionale a sostegno del settore edilizio e per promuovere le tecniche bioedilizia e l'utilizzo di fonti di energia alternative e rinnovabili". Galan ha precisato che: "Lo Stato in materia non emanerà nessuna legge perché la competenza è delle Regioni, darà qualche direttiva che sarà rispettata".

Guarda tutte le delibere approvate il 10 marzo dalla Giunta veneta

"Presidenti rossi ragionate" – Lo stesso governatore veneto Giancarlo Galan è intervenuto nei giorni scorsi nel dibattito nazionale dalle colonne del quotidiano Il Giornale. "L'edilizia tradizionalmente è uno dei settori più veloci nel rimettersi in moto – ha ribadito al quotidiano milanese -, reagisce prima di altri e trascina con sé un notevole indotto. Il mattone che riparte ha ricadute economiche, industriali e sociali. Questo insieme di considerazioni ha portato la regione ad agire. L'urbanistica è una materia che Stato e Regioni devono disciplinare assieme. Occorreva un collegamento con il governo e l'onorevole Ghedini ha svolto un ruolo importante. Questo è il punto di partenza. Si farà di tutto e di più per contrastare questo progetto, soprattutto dalla parte più becera della sinistra e da quel solito vecchio ambientalismo che quando decide di essere contro non ragiona più né ascolta le ragioni degli altri".

Condono edilizio o progetto di rilancio? – Nell'intervista, il governatore veneto, sottolinea inoltre che "non si tratterà di un condono edilizio mascherato ma di un progetto che riguarda il patrimonio edilizio esistente. Senza contare che è un provvedimento a termine. Un anno, al più tutto il 2010, e limitatamente agli edifici costruiti prima del 1989. Il che denota tutta la nostra cautela nel voler tenere sotto controllo fenomeni che vanno sorvegliati. La tutela del paesaggio è l'unica delega che ho tenuto per me, è uno degli obiettivi principali che mi sono posto in questi anni. Perché tentennate, amici presidenti delle regioni rosse? Qui non si tratta di violare vincoli paesaggistici, monumentali o architettonici: ci limitiamo a sveltire la burocrazia. Se avete un'amministrazione capace, prudente, attenta, competente come abbiamo noi in Veneto, affrontate il problema, cercate di fare decollare questa proposta, perché la ricaduta è importante sul piano economico".

L'intervento della Regione – Galan aggiunge che "L'ente pubblico concede deroghe per la parte burocratica e amministrativa e svolge i controlli. Favoriremo in ogni modo chi può abbattere e ricostruire nel segno della qualità ciò che è fatiscente, degradato, brutto, non a norma. In queste ore la Giunta regionale approva la delibera. Come ha detto il presidente del Consiglio, il governo venerdì adotterà un testo base che poi verrà proposto alle regioni. Noi quel testo base lo abbiamo già, come la Sardegna, e lo faremo nostro".

Dellai pensa ad un emendamento alla finanziaria – Dell'iniziativa il presidente della provincia di Trento, Lorenzo Dellai, ha discusso con il suo vice Alberto Pacher e il resto della Giunta. Si tratta di un intervento che si concretizzerà attraverso contributi finanziari destinato a chi compie opere di ristrutturazione o manutenzione delle abitazioni private fino al 30%. I particolari restano da definire, l'emendamento sarà discusso in Consiglio provinciale il prossimo 24 marzo.

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