C’è anche una ragazza trentina fra i presunti autori dell’imbrattamento dei leoncini di San Marco a Venezia. I Carabinieri del Comando provinciale di Venezia, subito al lavoro dopo la scoperta del fatto, sono riusciti ad identificare i responsabili. Si tratta di studenti universitari di Venezia, che vivono in città
NordEst – I carabinieri sono già risaliti ai vandali che hanno imbrattato con vernice rossa il Leoncino del Settecento in Piazzetta dei leoncini accanto alla Basilica di San Marco. Sono tre universitari, due ragazzi e una ragazza, non veneziani. Sono stati denunciati a piede libero.
Il governatore del Veneto, Luca Zaia, si complimenta: «Bravi i Carabinieri che hanno fatto presto e bene. Era molto significativo assicurare alla giustizia questi quattro incivili, perché Venezia è unica al mondo e merita un rispetto di pari importanza. Meritano una punizione severa – aggiunge Zaia – che sia il massimo consentito dalla legge, ma anche di essere esposti in qualche modo al pubblico ludibrio, perché abbiano modo di vergognarsi al punto giusto».
A permettere ai carabinieri di risolvere il caso a tempo di record, è stata la “crisi di coscienza” di una ragazza. Nel primo pomeriggio di oggi, domenica 30 settembre, si è presentata alla Stazione Carabinieri di San Marco ammettendo, presa dal rimorso, di essere stata testimone dell’imbrattamento del Leoncino, avvenuto nella notte tra venerdì e sabato, da parte di due ragazzi, che conosceva a malapena. Grazie a questi dettagli, i militari sono riusciti in breve a risalire all’identificazione sia dei due ragazzi, che si trovavano ancora a Venezia, sia della seconda ragazza, che era partita per la provincia di Trento.
La scoperta era stata fatta da alcuni residenti, che avevano avvertito la polizia locale del vandalismo, avvenuto alle ore 3.58 secondo quanto emerge dalla videosorveglianza. Le due statue sono posizionate ai vertici del rialzo della piazzetta dove c’è una vera da pozzo, e rappresentano leoni accovacciati. Sono una tra le principali attrazioni della piazza, spesso ‘cavalcate’ da turisti e soprattutto dai bambini. Furono realizzate da Giovanni Bonazza nel 1722, in marmo rosso di Cottanello.
Al lavoro con le Forze dell’ordine per identificare 2 uomini e 2 donne che alle 4.00 di stanotte hanno imbrattato i Leoncini a San Marco e lasciato una scia di scritte a #Venezia.
Troviamoli per punirli e metterli a ripulire la città davanti a tutti! #VeneziaNonSiTocca pic.twitter.com/MfJFq1npHn
— Luigi Brugnaro (@LuigiBrugnaro) September 29, 2018