NordEst

Venezia, stilate le regole per il restauro

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Al centro della riunione del Cen/TC346, che si e’ svolta presso la Camera di Commercio di Venezia, la necessita’ di uniformare le regole che riguardano i diversi interventi nell’ambito del restauro.
"Le regole – e’ stato osservato nel corso del dibattito fra i rappresentanti dei 32 paesi europei- riguardano sia le metodologie di intervento che i diversi materiali applicati’. Ad "usufruire" delle nuove norme saranno soprattutto i professionisti del settore ma anche gli Enti locali che attraverso i bandi di gara assegnano gli interventi di restauro.
 
Il professor Vasco Fassina, presidente del Cen/TC 346, ha sottolineato alla fine della riunione ‘che il ruolo dell’Italia e’ fondamentale perche’ nel nostro Paese si trova il piu’ ricco ed importante patrimonio architettonico e monumentale’.
L’Italia ha la segreteria del Comitato Europeo per la normazione tecnica nel campo dei beni architettonici e monumentali pertanto il ruolo di coordinamento fra Paesi europei e’ significativo quando si tratta di far applicare le norme."Non sono leggi -precisa il professor Vasco Fassina- ma regole che i Paesi membri del Cen, sono tenuti ad osservare favorendone quindi nel campo del restauro l’applicazione sia per quanto riguarda la metodologia che i materiali utilizzati per la conservazione delle opere’.
 
Va sottolineato che le nuove norme si aggiungono ad altre gia’ emanate dal Cen nei precedenti anni di attivita’ e che hanno consentito a livello europeo una standardizzazione dei metodi di intervento. Quelle discusse nella riunione di Venezia permetteranno di evitare che si ripetano casi di depauperamento del patrimonio monumentale come e’ avvenuto di recente nel nostro paese.
 
Il Cen riunito a Venezia ha chiuso la riunione dopo due giorni di lavoro approvando all’unanimita’ il piano per i prossimi tre anni.
"E’ stato faticoso-ha ricordato Vasco Fassina-pero’ il risultato ottenuto e’ importante perche’ la revisione del business plan del Cen arriva dopo otto anni dalla prima stesura. Ora spetta ai governi del 32 paesi renderlo operativo".
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