NordEst

Valanghe, Muore anche il maestro di sci travolto in Paganella sabato pomeriggio

Share Button
  • Valanghe sulla Paganella, muore il maestro di sci
Non ce l'ha fatta Giuseppe Amorth, 46 anni, maestro di sci di Povo dopo essere stato travolto sabato da una valanga sulla Paganella, in Trentino, mentre sciava fuori pista. Con lui c'era Massimo Tomasi, 40 anni, di Cadine, rimasto ferito ma non sarebbe in pericolo. E' ricoverato in osservazione all'ospedale Santa Chiara di Trento.
 
Dalle notizie raccolte, sembra che i due, avessero deciso di avventurarsi sul costone che sovrasta la pista "Nuvola rossa", sul versante di Fai della Paganella. Dopo essere saliti sulla Cima Paganella in seggiovia. Con loro altri due amici che però,  hanno scelto di scendere a valle lungo la pista battuta. Appena partiti i due hanno inavvertitamente "tagliato" una di queste dune di neve ammassata dal vento e, con il loro passaggio, hanno provocato una valanga per un fronte di un'ottantina di metri. Immediati i soccorsi ma come detto, per il maestro di sci le ferite sono state troppo gravi.
  • La valanga mortale tra Veneto e Trentino 
Sabato sul Pasubio era morto invece il vicentino Claudio Cacco, 60enne di Vicenza, mentre altri due dei quattro compagni con lui erano rimasti feriti. I quattro erano stati travolti da una massa nevosa in quota. Stavano scendendo dalla classica  Val del Fieno, via di accesso al Rifugio Achille Papa, tra Trentino e Veneto.

All'ospedale di Rovereto era stata ricoverata una donna di 44 anni di Dueville, con la frattura di una gamba, mentre all'ospedale S.Chiara di Trento, un uomo di 44 anni, di Caldogno. Illeso era rimasto invece Fabio Bianchi, 50 anni, di Nanto, sempre in provincia di Vicenza, che ha dato l'allarme. Sul posto con l'elicottero dei Vigili del Fuoco di Trento erano intervenuti gli uomini del Soccorso Alpino di Rovereto e di Recoaro.  

Cacco, molto conosciuto a Vicenza – Il 60enne vicentino era molto conosciuto perché gestiva con la moglie una rivendita di giornali in centro città. Lascia tre figli. 
La ricostruzione dell'incidente. Secondo quanto riferito dai carabinieri e dagli uomini del soccorso alpino di Rovereto ed Ala, intervenuti sul posto, il gruppo di quattro escursionisti stava camminando con le ciaspole sul sentiero degli eroi, ad una quota compresa tra i 1.700 e i 1.800 metri. Nell'attraversare un canalino molto ripido la neve ha ceduto trascinando a valle i quattro vicentini.

  • L'emergenza a Cortina
Anche a Cortina è scattato l'allarme nella giornata di sabato. Due sciatori si sono salvati dopo essere stati investiti dal distacco di un cumulo di neve dal Faloria che ha interessato un gruppo di persone. Uno è stato solo sfiorato dalla massa, mentre il compagno, rimasto sepolto, è stato individuato dagli stessi compagni ed estratto dalla neve. E' stato  trasportato in ospedale dall'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites.

Uno degli sciatori travolti è stato ricoverato all'ospedale di Belluno con un trauma cranico. Si tratta di un uomo di 41 anni residente a Venezia. Il secondo finito sotto la neve ed un terzo toccato marginalmente dalla massa – uno di 45 anni di Padova e l'altro di 29 di Pordenone – hanno riportato alcune contusioni e sono stati portati all'ospedale di Cortina per i controlli di routine.

  • Escursioni in quota, nonostante l'alto rischio

Complice il bel tempo, sono molti gli alpinisti che in queste ore hanno preferito non ascoltare l'invito degli esperti. Continua ad essere molto elevato il pericolo di caduta valanghe su tutto l'arco alpino. Le abbondanti nevicate di questi giorni in quota, localmente anche intense e superiori ai 60 centimetri, la diminuzione delle temperature e il forte vento hanno creato masse nevose instabili con conseguente aumento del pericolo valanghe su tutto l'arco alpino.

  • Altri Interventi del Soccorso Alpino

BELLUNO – Padre e figlio israeliani sono stati soccorsi a Porta vescovo, sul gruppo del Padon nelle Dolomiti bellunesi, dopo che si sono persi facendo dello sci fuori pista. I due sono rimasti bloccati sopra un salto di roccia di una trentina di metri, senza più essere in grado di tornare sui propri passi e mettersi in sicurezza.

BELLUNO – È ancora disperso l'escursionista di 37 anni che era stato travolto da una valanga sulla Pala Alta assieme ad un compagno, trovato senza vita, la scorsa settimana; le difficili condizioni meteo hanno consentito solo oggi, ad un elicottero, di levarsi in volo per ispezionare l'area, nel gruppo della Schiara, nel bellunese. In zona, il rischio valanghe è ancora troppo alto.

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *