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Valanga sull’Ortles, Procura apre inchiesta

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Le vittime sono Marco Gius, 60 anni, nativo di Bolzano ma residente a Trento e Mauro Giovanazzi, istruttore di alpinismo e sci, di Povo, 50anni

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>CHI ERANO (LE LORO FOTO DAL TRENTINO)

L’inchiesta sulla tragedia

La procura di Bolzano ha aperto un fascicolo per accertare eventuali responsabilita’ sulla slavina che ha ucciso tre alpinisti sull’Ortles in Alto Adige.

Per ora non vi sono indagati. Secondo i primi accertamenti la slavina potrebbe essersi distaccata spontaneamente, senza che sia stato il passaggio di un singolo sciatore a far muovere la massa nevosa. Rimane ancora disperso il tedesco la cui salma viene inutilmente cercata da ieri a quota 3 mila.

Si cerca ancora il disperso

Bolzano – Proseguono la ricerche della quarta vittima della valanga che ieri ha investito un gruppo di sciatori sul gruppo dell’Ortles.

La localizzazione e’ molto difficile, visto che la neve supera i tre metri d’altezza. Altro intervento dell’elisoccorso altoatesino martedì mattina sul Gran Pilastro, sul confine con l’Austria, dove due alpinisti olandesi hanno passato la notte all’addiaccio in una buca di neve, a 3.300 metri di quota. Sono stati portati all’ospedale di Vipiteno per dei controlli.

Lutto in Trentino

Trento – L’incidente sarebbe avvenuto intorno alle 13 quando una valanga si è staccata dalla Punta Beltovo di Fuori sull’Ortles. Tre i corpi recuperati finora dai soccorritori, giunti sul posto grazie alla segnalazione di un altro gruppo di scialpinisti che si trovava poco distante dal luogo della tragedia. Le vittime sono due trentini: Mauro Giovanazzi, 49 anni di Povo e Marco Gius di Trento. La terza vittima è un germanico: Volker Klar, 41 anni, di Monaco di Baviera.

Intanto è morto all’ospedale di Berna, in Svizzera, lo scialpinista travolto domenica da una valanga in Val d’Ossola. Marco Cozzi, 39 anni, originario di Rovello sul Naviglio (Milano), si trovava da solo, quando è stato travolto dalla slavina che si è staccata a circa 2.400 metri sopra la conca dell’alpe Devero.

L’uomo era riuscito a dare l’allarme ma, causa vento, solo due ore dopo i volontari erano riusciti a raggiungerlo, trovandolo in grave stato d’ipotermia. Sempre ieri un altro scialpinista era morto dopo essere stato sorpreso da una valanga in Val Formazza con altri due amici, che erano riusciti a salvarsi.

In Italia ogni anno gli incidenti in montagna coinvolgono migliaia di persone, con quasi 1.700 feriti gravi e circa 500 morti solo nel 2011, oltre 40 decessi al mese.

Valnghe, pericolo marcato

Indica un pericolo marcato di caduta valanghe il bollettino dell’Ufficio idrografico di Bolzano. La disgrazia dell’Ortles e’ avvenuta in una giornata di splendido sole, con moltissimi sciatori ed alpinisti che si sono recati in montagna dopo settimane di maltempo.

Moltissimi i tedeschi giunti sin quassu’ per le vacanze di Pasqua e parecchi anche gli italiani. Nelle ultime ore nella zona sono caduti una ventina di centimetri di neve fresca.

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