Sono state trovate le salme dei due alpinisti altoatesini, dispersi dallo scorso fine settimana sulla Gran Vedretta a 2.600 metri di quota. Sale così a quattro il numero delle vittime della valanga che ha investito il gruppo di alpinisti. Ancora domenica erano stati recuperati i cadaveri di Thomas Lun e Peter Vigl, mentre mercoledì sono stati localizzati anche quelli di Ulrich Seebacher ed Andreas Zoeggeler
Bolzano – Le ricerche, interrotte lunedì pomeriggio a causa del maltempo, sono state riprese mercoledì mattina. Una salma è stata localizzata sotto la neve grazie a delle piastrine trasmittenti nel casco, che sono state intercettate con un sofisticato apparecchio elettronico.
I quattro amici avevano affrontato sabato l’impegnativa ascesa della vetta a 3.464 metri in val di Vizze, tra l’altro già compiuta più volte in passato. L’incidente si è verificato in un tratto che viene affrontato in arrampicata sul ghiaccio senza corda per ridurre i tempi di salita e il rischio di trascinare in caso di caduta i compagni di cordata.
Ricerche ostacolate dal maltempo
Ostacolate dal tempo inclemente e da banchi di nebbia, erano proseguite lunedì le ricerche dei due alpinisti dispersi sulla Gran Vedretta, a quota 2.600 in Alto Adige. La caduta di una slavina di ghiaccio aveva travolto quattro scalatori, tutti di Renon, un comune montano alle porte di Bolzano. Due di loro, Thomas Lun, di 41 anni e Peter Vigl, 44 anni sono stati trovati morti ai piedi della parete nord.
La tragica ascensione
Sabato 22 ottobre, avevano iniziato l’escursione nella zona del Gran Pilastro (di cui la Gran Vedretta è la cima più settentrionale): un’ascensione molto complessa, che nella via normale è solitamente ghiacciata. Impegnati nelle ricerche il soccorso alpino di Colle Isarco e quello di Vipiteno.
Il dolore dei colleghi
Il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico è vicino alle famiglie dei caduti nella recente valanga in Val di Vizze, dove quattro alpinisti altoatesini sono stati travolti da una valanga sul ghiacciaio della Gran Vedretta a 3.464 metri d’altezza, durante un’escursione per attività alpinistica personale. Tre di loro sono membri del Soccorso Alpino, Ulrich Seebacher, Andreas Zoeggeler e Peter Vigl, tutti originari del Renon. L’allarme per la valanga è scattato la notte di sabato scorso, intorno alle 23.30, e sono andati sul posto il soccorso alpino di Colle Isarco e quello di Vipiteno. Ulrich Seebacher, Andreas Zoeggeler sono ancora nella lista dei dispersi, mentre è già stato recuperato il corpo di Peter Vigl. Alle famiglie un forte abbraccio e le più sentite condoglianze da tutto il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico.