NordEst

Un ponte tra Trentino e Abruzzo: Consegnate le prime case

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Consegnate le prime casette prefabbricate in legno ai terremotati dell’Abruzzo. Sono trascorsi 138 giorni dal sisma del 6 aprile e il Trentino ha onorato l’impegno che si era assunto fin dalle prime ore successive al terremoto nei confronti dei terremotati. Questa mattina a San Demetrio nei Vestini, con una cerimonia alla quale hanno partecipato, accanto alla popolazione del piccolo comune abruzzese, la presidente della Provincia de L’Aquila Stefania Pezzopane, il sindaco di San Demetrio Silvano Cappelli, i vertici della Protezione civile nazionale con Bernardo De Bernardinis e di quella trentina con Raffaele De Col, il presidente della Provincia autonoma di Trento Lorenzo Dellai, affiancato dal vicepresidente Alberto Pacher, ha consegnato al sindaco di San Demetrio 30 casette, 21 delle quali realizzate nel centro del paese e 9 nella frazione di Stiffe.

Altri 13 edifici, per 21 alloggi complessivi, sono stati consegnati a Coppito presso la caserma della Guardia di Finanza. L’evento ha richiamato in Abruzzo le maggiori testate giornalistiche ed emittenti televisive nazionali. Complessivamente, sono 320 le unità abitative che il Trentino realizzerà, entro settembre/ottobre, in Abruzzo e che daranno un tetto a circa un migliaio di terremotati. In corso di realizzazione anche tre chiese ed una scuola materna con asilo nido dedicata alla memoria di Giulia Carnevale, una studentessa di architettura morta nel crollo dello studentato de L’Aquila: la scuola materna, interamente in legno e che ospiterà 75 bambini, riprende nel disegno progettuale un suo studio.

"E’ questo uno dei giorni più importanti per noi" ha affermato, emozionato, il sindaco Cappelli a Stiffe. "Ringrazio la Protezione civile trentina che mi ha dato la possibilità di dare una risposta ai miei concittadini. Da una disgrazia è nata una forte unione tra le nostre genti". Cappelli ha espresso il desiderio di intitolare il campo di San Demetrio al corpo dei vigili del fuoco volontari del Trentino, "anima di questo miracolo". "La gente di Stiffe – ha concluso il sindaco di San Demetrio – è fiera di questo che consideriamo un intervento definitivo, e vorremmo sdebitarci e l’unico modo per farlo è darvi ospitalità nel futuro". Oggi a Stiffe è però nata anche l’idea di un gemellaggio, subito raccolta dal presidente Dellai, con uno o più Comuni trentini.

Apprezzamento per quanto fatto dal Trentino in Abruzzo ha espresso anche Bernardo De Bernardinis, "vice" di Bertolaso: "La Provincia autonoma di Trento – ha dettto – rappresenta per la Protezione civile nazionale un riferimento importante ed uno degli elementi più competenti, ad essa sono state affidate operazioni complesse e già a partire dalle prossime s’impegnerà nella difesa del centro abitato di Stiffe dal versante, un intervento che abbiamo voluto affidare proprio ai Trentini per la loro competenza e professionalità".

"Felicissima" si è dichiarata la presidente della Provincia de L’Aquila Stefania Pezzopane, che ha voluto ringraziare personalmente Dellai per "questo sforzo immenso che ci consente di fare sistemare delle famiglie in alloggi sicuri e confortevoli. E’ un grazie sincero e riconoscente il nostro, quasi non ci si credeva che in così poco tempo si potesse realizzare tutto questo. Con la Provincia di Trento – ha ricordato – stiamo realizzando altre cose, in particolare un protocollo sociale. Sono emozionata, in questi mesi lo sforzo che abbiamo fatto è stato grandissimo, i problemi che dobbiamo affrontare sono a volte al di sopra delle nostre possibilità. Le persone hanno bisogno di noi, delle istituzioni ma soprattutto di certezze, la casa prima di tutto. Sono particolarmente contenta – così ha concluso Stefania Pezzopane – di avere un’amicizia, una sorellanza così profonda e viva con la Provincia di Trento".

Nel suo breve intervento che ha preceduto la benedizione delle nuove casette da parte del parroco di San Demetrio, don Luigi, il presidente Dellai ha ringraziato per queste parole che – ha detto – "ci riempiono di grande piacere e orgoglio ma che io trasferisco alle strutture operative che hanno reso possibile tutto questo. E’ soprattutto ai volontari che si deve questo piccolo contributo che offriamo alla ricostruzione di questa parte dell’Abruzzo. Questa simbiosi forte tra una struttura tecnica operativa permanente e il mondo del volontariato trentino, che sta raggiungendo livelli di specializzazione importanti è ciò che spiega i risultati della nostra presenza a fianco delle popolazioni colpite dal terremoto. Siamo qui da poche ore dopo il sisma, da quel momento non meno di 100-120 persone hanno costantemente operato qui. Essere vicini ai terremotati è per noi anche un modo di assumere la responsabilità che si deve quando si fa parte di una comunità nazionale, l’unità d’Italia è il sentirsi legati ad un disegno comune, il sentirsi in dovere di dare ciò che si ha per metterlo al servizio di un bene comune".

"Abbiamo ancora un sacco di cose da fare qui, ci siamo impegnati a completare una serie di servizi e vorremmo rinviare a tra non molte settimane, quando riusciremo a consegnare tutte le case, il bilancio della nostra presenza. Qui si è messo un seme che durerà. Per noi non si chiude una fase, manterremo i contatti e costruiremo insieme un’amicizia che in questi mesi si è cementata in modo molto forte". Dellai ha terminato con una parola di solidarietà con gli amministratori locali, che sono in prima linea di fronte alle molte difficoltà del dopo terremoto. E solidarietà il presidente ha espresso anche a tutta la struttura della Protezione civile nazionale.

Toccante è stato, nel pomeriggio ad Onna, l’incontro tra il presidente e Angela Bove Carnevale, la mamma di Giulia Carnevale, la studentessa di Ingegneria morta nel crollo dello studentato de L’Aquila che ideò il progetto della scuola materna, ora in corso di realizzazione proprio ad Onna da parte della Protezione civile trentina, assieme ad un villaggio per i terremotati. "Il sogno di Giulia – ha affermato la signora Angela – era questo e vederlo realizzato è per me una consolazione. Così il suo nome e la sua memoria non rimarrà sepolta sotto le macerie".

    aggiornamento situazione realizzazioni al 17 agosto 2009 abruzzo  - 2 .doc
LE FOTO DELLA CONSEGNA:

 

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