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Montagna: danni ingenti al rifugio Agostini, sarà ricostruito il Petrarca

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Ecco le foto scattate dall’elicottero della Protezione civile trentina che testimoniano i danni al rifugio Agostini

rifugio

Trento – La neve pesante di queste settimane e una valanga hanno fortemente danneggiato uno dei rifugi più noti di tutto il Trentino. Si tratta del rifugio Silvio Agostini, in val d’Ambiez, nella parte meridionale del Brenta è conosciutissimo e anche molto amato.

Nelle foto pubblicate dalla Protezione civile trentina si nota una frattura proprio sopra il secondo piano che ha fatto collassare la struttura. I danni dunque sembrano molto ingenti. Il rifugio è di proprietà della Sat. Già oggi, come spiega il presidente della Sat Claudio Bassetti, una spedizione raggiungerà l’Agostini per valutare i danni. La neve ricopre il rifugio quasi per intero.

Un rifugio nella storia del Trentino

Costruito nel 1937, è stato ampliato nel 1975. Il rifugio è dedicato alla memoria di Silvio Agostini, guida alpina, caduto nel 1936 dal Campanile dei Brentei. Nel 1976 è stato ceduto alla Società alpinisti tridentini (SAT), che ancora oggi ne è proprietaria. Nel 1995 ha subito un’ulteriore ristrutturazione, che lo ha reso uno dei rifugi più caratteristici e confortevoli dell’area.

Il rifugio dispone di 56 posti letto, ed è aperto dal 20 giugno al 20 settembre. Posizionato nell’alta valle d’Ambiéz, è punto di partenza per molte escursioni nonché per le ascensioni alla cima d’Ambiéz e alla cima Tosa. La prossimità ad alcune piccole pareti naturali lo hanno fatto diventare sede dei corsi estivi di roccia della scuola nazionale di alpinismo “Giorgio Graffer” della SAT.

Dall’abitato di San Lorenzo in Banale (758 m) per la strada forestale che si diparte dalla località Baesa (segnavia 325), e diviene poi il sentiero “Adriano Dallago” (4 ore e 30 minuti).

In alternativa, un servizio di fuoristrada porta fino al rifugio Cacciatore (1.821 m), da cui si raggiunge il rifugio Agostini per il sentiero Dallago (segnavia 425) in circa 2 ore.

Le foto del rifugio

Petrarca verso la ricostruzione

Sarà invece ricostruito il rifugio Petrarca all’Altissima, situato sulla cresta tra la val Passiria e la val Senales, a quota 2.850 metri, distrutto a inizio febbraio da una valanga. Non appena le condizioni meteo lo permetteranno, quindi, si avvieranno i lavori di messa in sicurezza della zona. Per la prossima stagione il rifugio potrebbe traslocare in alcuni container.

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