NordEst

Trento, Indagini in corso sulla morte dell’alpinista tedesca

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La tragedia in montagna –  Saranno eseguiti nella giornata di martedì nuovi accertamenti ad Arco, in seguito alla tragedia, nella quale ha perso la vita un’alpinista tedesca, Ulrike Marth, di 42 anni, mentre arrampicava con il marito austriaco. In queste ore, saranno eseguiti nuovi accertamenti per escludere eventuali responsabilità di terzi.

L’incidente
– L’incidente è avvenuto lunedì pomeriggio. L’infermiera tedesca, stava arrampicando con il marito Gerhard sulla Parete Padaro ad Arco. Davanti agli occhi increduli del marito la donna è precipatata nel vuoto per 100 metri morendo sul colpo.

I soccorsi – Stefano e Daniele, due ragazzi di Chiarano, hanno allertato i soccorsi. L’intervento tempestivo dei soccoritori non ha evitato il peggio. Ulrike è stata ritrovata già morta ai piedi dalla parete. Anche la gente che si trovava sul posto sentendo la richiesta d’aiuto del marito ha chiamato il 118.
ll corpo senza vita della donna è stato ricomposto dagli uomini del Soccorso Alpino giunti sul posto, mentre  l’elicottero del soccorso alpino ha recuperato il marito e il corpo dell’alpinista nel tardo pomeriggio.

Le cause – Non sono ancora completamente chiare le cause all’origine della  disgrazia. L’incidente potrebbe essere stato provocato da un nodo fissato male. L’alpinista tedesco Heinz Griell, amico della coppia, che da tempo vive ad Arco, ha raccontato la grande passione della donna per la montagna e la notevole esperienza accumulata in dieci anni di scalate.

L’amico tedesco, ha riferito che il marito della vittima lavora in Svizzera come carpentiere, ma da tempo risiede in Trentino. Il corpo di Ulrike è stato ricomposto lunedì sera nella camera morturaria di Arco. Se non vi saranno particolari problemi, sarà concesso già nelle prossime ore il nula osta alla sepoltura; si sta occupoando del caso il pm Valerio Davico.

La polemica dei contadini –
Gli agricoltori della zona si dicono contrariati per la continua caduta di sassi da quella parete dovuta alle numerose persone che arrampicano provocando i distaccamenti. La zona di Arco, per il suo clima mite, è infati una delle più conosciute anche dai climber internazionali per le facili vie di arampicata presenti.

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