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Coronavirus in Trentino: 14 decessi e 125 contagi, 8mila domande per bonus alimentare

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Altri 14 decessi in questi giorni in Trentino, che portano il totale dall’inizio della crisi a 231. I nuovi contagi sono 125, di cui 116 certificati da tampone. Il totale dei positivi sale a 3.167

Trento – L’obiettivo annunciato nei giorni scorsi dei 1500 tamponi giornalieri non è ancora stato registrato. “Ne abbiamo eseguiti circa 800 e con l’aumentare del numero di tamponi ci aspettiamo un aumento dei contagiati”, ha detto il presidente della Provincia autonoma di Trento, Maurizio Fugatti, nel corso della consueta conferenza stampa della “task force” provinciale istituita per fronteggiare la pandemia da Covid 19. 

A Bolzano quasi 18mila tamponi

Nella vicina provincia di Bolzano, sono stati finora effettuati complessivamente 17.766 tamponi su 9.302 persone. “Il controllo dei tamponi sta aumentando anche sulle Rsa e quindi c’è la volontà di andare a fare controlli su determinati settori critici e delicati”, ha aggiunto Fugatti.

La situazione in Trentino

Ci sono altri 14 in Trentino e 125 nuovi contagi, di cui 116 positivi al tampone e 9 ritenuti contagiati per contatto con malati. Le persone in terapia intensiva sono 78, un numero stabile, mentre i guariti sono 62 in più rispetto a ieri. “L’aumento del numero di contagi rispetto agli ultimi giorni sono “da attribuire alla crescita del numero dei tamponi.

  • Coronavirus: in Trentino 8.000 domande per bonus alimentare. “Tra lunedì e martedì abbiamo ricevuto 9.200 domande per il bonus alimentare. Lunedì erano 6.385, diverse doppie dovute al doppio inserimento per mancata ricevuta. Martedì, tolte le doppie ed elaborate le richieste, abbiamo complessivamente 8.000 domande presentate. Sono già state distribuite nelle Comunità di valle, il 60% delle quali a Trento, Rovereto e nell’Alto Garda. Ora i Servizi sociali potranno elaborare le domande e ne verificheranno la correttezza e poi ci sarà il versamento sul conto corrente. Chi non ha un contro corrente si vedrà consegnato l’importo dalla Protezione civile in forma riservata”. Lo ha detto l’assessora alla Salute, nel corso della consueta conferenza stampa della “task force” provinciale istituita per fronteggiare la pandemia da Covid 19.Stefania Segnana.

  • Cisl Trentino, “Al lavoro 50% attività ma solo 20% a norma”. “Il 50% delle aziende metalmeccaniche trentine ha riaperto a regime ridotto, ma soli il 20% è in regola con il protocollo per il contenimento del Covid-19 sul posto di lavoro”, afferma la Fit Cisl del Trentino.

‘Progettone’ in campo

Lo prevede un protocollo d’intesa “aperto”, presentato dagli assessori provinciali Achille Spinelli, Roberto Failoni e Mattia Gottardi ai rappresentanti di categoria e ai grandi gruppi di distribuzione del settore alimentare. L’intesa è destinata sia ai piccoli negozi, sia alla grande distribuzione, purché l’esercizio commerciale garantisca un servizio a domicilio. Per questo è stato predisposto un form online per raccogliere le richieste di personale provenienti dai negozi di tutto il territorio.

In questo periodo molte attività che vedono impiegati i lavoratori del Progettone sono state sospese, a causa dell’emergenza sanitaria, con conseguente rischio di perdita del salario per lavoratori già “deboli”. L’alternativa alla cassa integrazione, per chi già era stato espulso dal ciclo produttivo e veniva impiegato nel ripristino e nella valorizzazione ambientale, nella manutenzione delle ciclabili, in musei e biblioteche e nei servizi alla persona, era individuare ambiti di intervento utili per la popolazione. È stato quindi convocato un apposito comitato tecnico di confronto tra la Provincia, in particolare il Dipartimento sviluppo economico e servizio per il sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale, il mondo della cooperazione (CLA, Consolida e Federcoop) ed i sindacati Cgil, Cisl e Uil. La distribuzione di generi di prima necessità, è stato deciso, rientra tra alcuni servizi alla collettività nei quali i lavoratori possono essere impiegati, tra cui per esempio il supporto alla Protezione civile, o a strutture che operano nell’ambito sanitario o nei servizi alla persona, nonché in attività legate al presidio del territorio.

Sono state quindi concordate con i vari responsabili le strategie d’intervento per poter far lavorare le maestranze nel rispetto delle ordinanze ministeriali e provinciali e delle direttive in materia di sicurezza e salute sul luogo del lavoro, che anche il protocollo d’intesa presentato ieri intende, naturalmente, garantire. Già da oggi, i lavoratori e le lavoratrici del Progettone sono coinvolti in misura massiccia nelle molteplici attività di pubblica utilità messe in atto dalla Provincia, dalle Associazioni di volontariato e dagli esercenti di prodotti alimentari, per fronteggiare l’attuale situazione pandemica e il conseguente stato di emergenza sul territorio provinciale. In particolare, circa 60 persone stanno lavorando presso le sedi della Protezione Civile di Lavis e di Marco di Rovereto, per predisporre i kit di mascherine che verranno distribuiti nei prossimi giorni all’intera popolazione trentina.

Ad esse, si aggiungono circa 30 persone per supportare le attività svolte dall’Associazione nazionale Alpini di Trento per il presidio dei parchi della città e della periferia urbana. Inoltre, verranno collocati presso le strutture ospedaliere di Trento, Rovereto, Arco, Tione, Cles e Cavalese, circa 25 persone a supporto delle attività di magazzino, di trasporto materiali e di front-office. A breve verranno anche inseriti, secondo le necessità manifestate dai singoli Comuni e dalle Comunità di Valle, ulteriori lavoratori che supportino l’opera delle associazioni di volontariato a sostegno della popolazione più debole e anziana. Si pensa che, in totale, compresi i lavoratori coinvolti dal protocollo d’intesa con gli esercenti, le persone impiegate in queste attività arriveranno a superare le 400 unità.

Come detto in premessa, l’adesione degli esercizi commerciali all’iniziativa proposta verrà effettuata per mezzo di un’apposita piattaforma, gestita dalla struttura competente, in collaborazione con il Consorzio Lavoro Ambiente che ha alle proprie dipendenze le maestranze del “Progettone”.

In breve

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