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Trento, Gian Battista Trener 1877 – 2017: un altro illustre Primierotto dimenticato

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Uno tra i tanti concittadini di cui abbiamo perso il ricordo è Gian Battista Trener: nato a Fiera il 7 gennaio 1877

Giovanni_Battista_Trener

di Ervino Filippi Gilli

Primiero (Trento) –  Nato a Fiera di Primiero il 7 gennaio 1877 da famiglia roveretana, rimase in valle fino ai primi anni delle scuole superiori che frequentò a Trento.

Come era normale ai tempi dell’Impero Austroungarico, Trener frequentò l’università a Vienna dove si laureò in Chimica e Scienze Naturali. Conseguita la laurea partecipò a numerosi studi seguendo i due massimi innovatori nel campo delle scienze geologiche, Eduard Suess e Albrecht Penk.

Grazie alla notorietà raggiunta venne assunto dal K.u.K. Geologische Reichansalt  (l’allora Servizio Geologico Imperiale) presso il quale prestò servizio dal 1900 al 1914 occupandosi in prevalenza dei gruppi della Cima d’Asta e dell’Adamello – Presanella.

Studiando l’orientamento dei quarzi nelle rocce metamorfiche promulgò quella che viene chiamata “Regola di Trener” che divenne fondamentale nella petrografia strutturale.

Ma non solo di geologia si occupò il Trener

Appassionato anche di scienze storiche diede alle stampe “Le oscillazioni periodiche secolari del clima nel Trentino”, pubblicazione che, assieme a quella di Giangrisostomo Tovazzi – Malographia tridentina – è alla base degli studi storici sul clima ed i suoi effetti non solo in Trentino ma in gran parte del Nord Italia.

Fervente irredentista, era diventato cognato di Cesare Battisti avendo sposato la sorella della moglie di quest’ultimo, ha fondato con il cognato la rivista Tridentum; a lui si deve se nei giardini di Trento è stato eretto il monumento ad un altro illustre concittadino, Luigi Negrelli.

Allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, nel 1914, Trener si spostò nel Regno d’Italia dove accettò l’incarico offertogli dal prof. Dal Piaz di Padova di effettuare il rilevamento geologico della Valle del Brenta; con l’entrata in guerra dell’Italia, Trener si arruolò nel Regio Esercito e fu collaboratore di Badoglio come interprete nella stesura dell’Armistizio di Villa Giusti.

Società del Museo Civico di Scienze Naturali

Terminata la guerra Trener ritorna a Trento e nel 1922 rifonda la Società del Museo Civico di Scienze Naturali da cui si allontanerà, nel periodo tra il 1932 ed il 1946, per motivi politici; ritornò all’istituzione che non abbandonò più fino alla sua morte il 5 maggio 1954.

La sua reggenza del Museo coincide con un forte sviluppo negli studi a carattere scientifico di questa istituzione: basti ricordare le ricerche micologiche di Giacomo Bresadola o quelle palinologiche di Dalla Fior. Fu anche fondatore e direttore del Centro di Studi Alpini del Consiglio Nazionale delle Ricerche.

In sua memoria la Grotta Calgeron

E’ stata intitolata “grotta G.B. Trener” ed a Lui è dedicata una via a Trento, quella delle “Torri di Gardolo” dove hanno sede alcuni Servizi della Provincia di Trento.

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