La situazione della Regione Trentino Alto Adige è “particolarmente critica e la prospettiva è poco rassicurante”, secondo la Sezione di controllo della Corte dei conti di Trento, presieduta da Diodoro Valente
Trento – I magistrati contabili hanno anche evidenziato l’assenza di “un organo di riferimento politico”. Le entrate correnti sono pari a 313 milioni di euro, diminuite di un quasi un terzo dal 2014 (32,2%) e dopo la modifica dello Statuto – saranno “permanentemente dimezzate”.
La Corte dei Conti regionale punta il dito contro gli equilibri contabili fra Regione e Provincie autonome. Le osservazioni accendono i riflettori sul rapporto che esiste fra i due enti in materia di trasferimento di finanze. In sostanza oggi la Regione sta prestando soldi alle provincie senza chiedere alcun tipo di garanzia per il recupero di questi denari.
Niente interessi e restituzione solo fra 20 anni. Aspetti che non convincono la Corte; così come non convince il fatto che Regione e Provincie non abbiano dei revisori dei conti per i propri bilanci.
