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Trento, Consiglio Autonomie locali: buone notizie per gli investimenti dei Comuni

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Utilizzo dei risultati di amministrazione degli esercizi precedenti.  Sta procedendo con importanti risultati il lavoro del Cal iniziato lo scorso autunno. Soddisfatto il Presidente del Cal Paride Gianmoena. Presto disponibili 70 milioni di euro

Trento – Il Consiglio delle autonomie locali ha effettuato oggi le prime analisi in relazione alle modalità di attuazione dell’art. 1, comma 502, della Legge 232/2016 concernente l’utilizzo dei risultati di amministrazione degli esercizi precedenti per l’importo assegnato alla Provincia autonoma di Trento per gli anni 2018-2030.

“Si tratta di risorse – ha specificato il Presidente del Cal Paride Gianmoena  – che non si potevano spendere per via della norma sul pareggio di bilancio e gli impegni di risanamento dei conti pubblici. Situazione – ha aggiunto – che si è risolta il novembre scorso quando il Governo ha presentato un emendamento alla Legge di stabilità che, dopo l’ approvazione, ha definitivamente sbloccato parte degli avanzi di bilancio: si tratta di 70 milioni di euro nel 2017 e 50 milioni all’anno dal 2018 al 2030 che, in particolare, la norma attribuisce alla Provincia di Trento.

La richiesta – ha continuato Gianmoena – é quella di utilizzare integralmente i 70 milioni di euro per gli investimenti dei Comuni. Il Presidente ha ricordato, ancora, l’importante risultato ottenuto dalla Provincia e, quindi, ha ringraziato il Presidente Ugo Rossi, la sensibilità manifestata dall’Assessore Carlo Daldoss, i Senatori e i Deputati e quanti sono intervenuti contribuendo a sbloccare la situazione con lo Stato.

Ad entrare nello specifico dei criteri é stato l’Assessore agli Enti Locali della Pat Carlo Daldoss. “I tempi sono stretti – ha confermato – con i criteri da concertare, con il Cal e da approvare entro la fine del mese di marzo”.  Su questo tema la prossima settimana presso la sede del Consorzio alle 17.00 di giovedì 9 marzo è previsto un ulteriore incontro allargato a tutti i Comuni allo scopo di informare le Amministrazioni  sulle opportunità connesse all’operazione sopra descritta.

Altre notizie dal Consiglio delle Autonomie

Asili nido. Contributo alle famiglie

Parere favorevole con osservazioni

Il Cal ha detto sì, con osservazioni, alla proposta di delibera della Giunta provinciale “Disposizioni attuative dell’articolo 30 della legge provinciale 29 dicembre 2016 n. 20, concernente “Contributo alle famiglie per sostenere gli oneri derivanti dall’accesso ai nidi d’infanzia, ai nidi familiari e ai servizi per la prima infanzia acquisibili mediante buoni di servizio”. Le osservazioni sono arrivate dal Comune di Trento che, viste le diverse modalità di determinazione e applicazione della retta mensile a carico delle famiglie da parte dei diversi Comuni,  ha chiesto la modifica della definizione di Nidi d’infanzia – contributo mensile per la quota fissa con Nidi d’infanzia – contributo mensile per la retta pagata. Si propone,  inoltre, di specificare se per la tariffa provinciale le 35 ore settimanali si intendano comprensive o meno di eventuali anticipi e/o posticipi orari. E’ stata sottolineata anche l’esigenza di coordinarsi al meglio nel trasferimento dei dati tra Comuni e Provincia. Osservazioni condivisibili e sulle quali si sta lavorando hanno assicurato i dirigenti del servizio provinciale. La delibera prevede i requisiti  che individuano i criteri per l’accesso ai benefici a partire dal 1 gennaio 2017. Al servizio nido per l’infanzia e al servizio nido familiare – tagesmutter, (per bambini da 3 mesi a 3 anni) possono accedere ai contributi le famiglie che hanno un indicatore ICEF non superiore a 0,40. Per i servizi prima infanzia sostenuti con buoni di servizio il contributo è previsto per famiglie con ICEF  non superiore a 0,35. Per ciascun servizio viene definita la tariffa unica provinciale che viene ridotta del 50 per cento nel caso di nuclei con la presenza di un solo genitore. Aumenta del 10 per cento nel caso della presenza di due genitori. Nel caso di Nidi d’infanzia per le famiglie con ICEF fino a 0,20 la tariffa mensile è di 40 euro; sale gradualmente fino a 250 euro con ICEF da 0,20 a 0,40. Per i Nidi famigliari – tagesmutter in caso di ICEF fino a 0,20 la tariffa oraria non supera i 50 centesimi; diventa, invece, graduale fino all’ ICEF a 0,40 con un massimo di 3 euro l’ora; per i servizi erogati da organizzazioni accreditate il contributo orario per le famiglie con ICEF fino a 0,20 raggiunge un massimo di 25 centesimi, mentre nel caso di ICEF tra  0,20 e 0,40 è graduato fino a 1 euro e 60. La provincia sta anche valutando la compatibilità degli interventi provinciali con i bonus statali previsti dai decreti.

 
Politica provinciale della casa

Orientamenti

In vista dell’audizione concessa dalla Quarta Commissione permanente del Consiglio provinciale, il Consiglio delle autonomie locali ha preso in esame il DDL n. 171 ad oggetto “Integrazioni della legge provinciale 7 novembre 2005, n. 15 concernente “Disposizioni in materia di politica provinciale della casa e modificazioni della legge provinciale 13 novembre 1992, n. 21 (Disciplina degli interventi provinciali in materia di edilizia abitativa)”, per incentivare il recupero degli alloggi di risulta”.
Il tema é stato illustrato da Stefano Bisoffi Assessore del Cal. “Un tema sul quale siamo intervenuti spesso – ha detto Bisoffi – con i ragionamenti che ci portano alla necessità di acquisire maggiori dati da Itea per valutare in maniera più approfondita una Legge che può rappresentare l’occasione per risolvere il problema delle attese in graduatoria. E’ stato aggiunto come per fare ciò servano maggiori approfondimenti su aspetti diversi come quello dell’eventuale decadenza dei requisiti da parte di chi ha investito negli alloggi. Maggiori delucidazioni per arrivare a una gestione puntuale di una Legge che offre alcuni spunti interessanti che devono essere opportunamente approfonditi.
Le osservazioni inviate dal Comune di Trento hanno evidenziato come il disegno di legge sia condivisibile negli intenti, ma appaia di fatto superato come confermano i numeri nella zona del Comune di Trento. In altri territori, vedi la zona della Vallagarina, la situazione, appare , invece, completamente diversa, da qui la necessità di maggiori valutazioni.

Statuto dell’Azienda Pubbica di Servizi alla Persona “Beato de Tschiderer”

Parere favorevole

Il Cal ha dato parere favorevole allo statuto dell’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona “Beato de Tschiderer”, adeguato alle modifiche apportate dalla Legge Regionale n. 9 del 28 settembre 2016 che a sua volta recepisce le modifiche dettate a livello nazionale.

 
Satuto dell’Azienda di Servizio alla persona “Casa Mia”

Parere favorevole

Il Cal ha dato parere favorevole allo statuto dell’Azienda di Servizio alla persona “Casa Mia”, adeguato alle modifiche apportate dalla Legge Regionale n. 9 del 28 settembre 2016

Statuto dell’Opera Armida Barelli

Parere favorevole

Il Cal ha dato parere favorevole allo statuto dell'”Opera Armida Barelli”, adeguato alle modifiche apportate dalla Legge Regionale n. 9 del 28 settembre 2016.

Statuto dell’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona “Centro Don Ziglio”

Parere favorevole

Il Cal ha dato parere favorevole allo statuto dell’Azienda Pubblica di Servizi alla Persona “Centro Don Ziglio”, adeguato alle modifiche apportate dalla Legge Regionale n. 9 del 28 settembre 2016.

 

 

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