NordEst

Trento, casa in fiamme: Matteo Zeni ammesso all’Accademia di Monaco

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Libertà conquistata – Si chiama "Libertà conquistata" la provocatoria performance artistica che ha illuminato una calda notte di un suggestivo borgo, ai piedi delle Dolomiti trentine. E’ successo domenica sera a Mezzano, nel Trentino orientale, dove il test d’ingresso di Matteo Zeni per la prestigiosa Accademia di Monaco ha richiamato l’attenzione di un’intera comunità.

 

 
Occhi puntati sulla località Molaren – domenica sera verso le 21 – dove il giovane artista ha rivestito la casa di giornali, lavorando da sabato con il padre Silvano (noto scultore locale con il fratello Renzo) e alcuni amici – per incendiarli poi il giorno successivo. Uno spettacolo unico – autorizzato e sotto stretto controllo dei Vigili del fuoco, pronti ad intervenire in caso di necessità – che non è passato certamente inosservato a Primiero.
 
Come nasce l’idea – Al giovane artista abbiamo chiesto com’è nata l’originale provocazione ma soprattutto quale sia il significato dell’opera che è già diventata un vero e proprio caso in Trentino. In molti insistono perchè venga infatti replicata quanto prima.
 
Sorride Matteo Zeni, dopo la performance e ci spiega: "Da tempo cercavo qualche idea artistica che potesse attirare l’attenzione ma  nessuna mi confaceva. Sfogliando un giornale, leggendo qua e la’ mi fermo 
a riflettere, penso: ma queste notizie dove vogliono guidare il mio pensiero, cosa vuole da me questo giornale, quale segnale mi sta trasmettendo, cerca di guidare la mia mente.
 
Viviamo in una societa’ – spiega Zeni – in un’era, in un sistema politico sociale mondiale che guida i nostri pensieri e le nostre azioni. I mass media, giornali, tv, informazioni, correnti politiche e sociali che dicono cose apparentemente vere o ostinatamente false, cose marginali scritte e raccontate in forma eclatante o viceversa cose importanti minimamente accennate o neppure.
 
Masse di persone, popoli e razze apparentemente libere ma in realta’ schiave di se stesse. Siamo come una casa di legno – continua Matteo – che fragile alle intemperie ma essenziale per chi la abita. Così ho pensato di ricoprire la mia casa fatta  tutta di legno verniciato; con dei fogli di giornale come a dire che il sistema rende schiavi e ognuno di noi schiavo di se stesso, convinti pero’ di essere liberi di pensiero e azione".
 
Comunicazione e libertà – Quando la casa fosse stata ricoperta di giornali bisognava incendiarla. Questo secondo l’artista, a significare che "L’uomo cerca la sua vera libertà , la liberta’ dal sistema e se il pensiero è libero allora brucia il sistema ma non la gente (quindi la casa)".

La realizzazione dell’opera – "Io – racconta ancora Matteo Zeni -, fratelli, amici diamo inizio alla copertura della casa con i giornali, papà avverte le autorita’ e mamma gestisce l’accoglienza e in due giorni (sabato e domenica) di bel tempo la casa e’ coperta di giornali. Domenica sera alle ore 21 tutto e’ pronto per l’incendio. Adrenalina a mille: papa’ e mamma pregano, mentre nei prati circostanti molte persone vivono curiose questi momenti. In 2 minuti tutto brucia e la casa in legno rimane incolume, con qualche affumicatura ma niente di che. Tutto ha funzionato e l’applauso generale mi incoraggia molto".
 
Chi è il giovane artista – Matteo Zeni è nato nel 1991. Terminate le scuole d’obbligo si iscrive con la sorella alla scuola professionale d’arte di ortisei come scultore seguendo la strada del padre. Dopo 5 anni seguito dai maestri d’arte Norbert Insam e Andrea Tomasini si specializza con il 6° anno in ritratti e fisionomie. In questo periodo partecipa a diversi concorsi locali, provinciali, nazionali classificandosi nelle prime posizioni. Partecipa al concorso internazionale a La Bresse in Francia vincendo il primo premio del pubblico e premio giovani. Ora il giovane primierotto intende proseguire gli studi all’accademia d’arte di Monaco alla KunstakAcademie ma per poter accedere deve presentare un’opera innovativa, qualcosa di particolarmente originale e così è stato.
 
"Noi siamo come la casa – conclude il giovane artista trentino, Matteo Zeni – apparentemente fragili e vulnerabili ma tenaci e decisi in cerca di quella liberta’ vera".
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