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Trentino-Cina: nuovo accordo per l’export

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La cooperativa Green Blok ha presentato stamani Green Fox, la prima società trentina a capitale misto italiano e cinese, che seguirà la produzione e la commercializzazione dei blocchi e monoblocchi per avvolgibili ecosostenibili brevettati in Trentino

Trento – “E’ un’iniziativa importante – ha osservato Mauro Fezzi, presidente della Cooperazione Trentina – Green Blok è una cooperativa giovane, nata alcuni anni fa, frutto del coraggio e della capacità di capire come valorizzare una esperienza e costruire una nuova realtà imprenditoriale. Credo che ci sarebbe tanto bisogno in Trentino del modello di Green Blok”.

Era il 2014 quando un gruppo di dipendenti persero il lavoro a causa della liquidazione dell’azienda e decisero di formare una cooperativa, la Green Blok, rilevando il brevetto per produrre blocchi e monoblocchi per avvolgibili. Un sistema innovativo, per la sua eco sostenibilità e per i suoi valori di isolamento termico e acustico, che è stato nel tempo aggiornato, tanto da consentire il deposito di un secondo brevetto.

La voglia di innovare ha portato la cooperativa ad avviare dei contatti con FBK per studiare ulteriori modifiche e pensare anche all’impiego di nuovi materiali. La cooperativa è stata un’occasione preziosa per ricreare opportunità di lavoro, salvando il know how e le competenze sviluppate dal personale.

I cassonetti per avvolgibili prodotti hanno trovato presto una nicchia di mercato, grazie alle loro caratteristiche innovative e alla forte flessibilità nelle misure (‘approccio sartoriale’ in un mercato dove tendenzialmente le misure sono standardizzate). Così i soci della cooperativa hanno avviato la produzione, appoggiandosi ad un capannone terzo per spazi e macchinari.

“In questi tre anni siamo cresciuti molto – racconta il presidente Roberto Sester – grazie alla nostra grinta e alla logica di servizio d’eccellenza: noi offriamo soluzioni su misura, non vendiamo prodotti. Dal primo al secondo anno il valore della produzione è quasi raddoppiato e dal secondo al terzo è ulteriormente aumentato del 50%. Ed infatti altri tre dipendenti hanno richiesto di diventare soci, confermandoci che siamo sulla strada giusta”.

Oggi lo staff di Green Blok è formato da otto persone tra soci e collaboratori. La sede della cooperativa è a Lavis, nella zona industriale. “Il fatturato del 2016 – spiegano i responsabili – è stato di 350 mila euro. Quest’anno prevediamo di raggiungere i quattrocentomila euro”.

Finora il mercato di riferimento della cooperativa è stato esclusivamente nazionale: il 10% in Trentino e circa il 90% tra Piemonte, Lombardia e Val d’Aosta. Ma ora la Green Blok ha deciso di investire sull’estero, in particolare sulla Cina, dopo alcune missioni con la Provincia, Trentino Sviluppo e la Fondazione Progetto Italia-Cina (di cui il vicepresidente della cooperativa Piergiorgio Sester è consigliere). L’area scelta è la provincia di Sichuan (sud-ovest), il cui capoluogo Chengdu è il quarto centro più popoloso del Paese, con 16 milioni di abitanti, una florida economia (il Pil della regione cresce un punto percentuale in più della media cinese) e un ruolo di punto nevralgico nei trasporti.

Dopo un primo protocollo d’intesa firmato nel 2016, ora la Green Blok ha ufficializzato la nascita di una società a capitale misto italiano cinese con la partner E-Fox, alla quale è stato dato il nome di Green Fox. Green Fox avrà il compito di produrre e commercializzare in Cina i serramenti brevettati in Trentino, avviando una forte azione di promozione. “Il nostro partner, che ha un’impresa con 600 dipendenti che opera nel settore dell’edilizia, ha già costruito delle casette prefabbricate con i nostri prototipi – riferisce Roberto Sester – e abbiamo partecipato insieme ad importanti fiere di settore in Cina. I primi segnali sono positivi, anche se siamo consapevoli di essere in anticipo rispetto ai tempi”.

La “forza di questo progetto – aggiunge il vicepresidente – è di aver creato un piccolo modello per affrontare il mercato estero, senza investimenti troppo elevati e mantenendo la produzione in Italia per il mercato italiano e a Chengdu per quello cinese”. Tra i tanti modi per cercare di allargare il proprio mercato di riferimento (accordi commerciali, vendita online, partnership), quello scelto dalla cooperativa trentina Green Blok è dunque inedito ed originale”.

Per “affrontare il mercato cinese serve pazienza e correttezza – conclude Roberto Sester – e siamo disponibili a coinvolgere altre cooperative in questo percorso, nel quale ci è stata molto utile anche la consulenza dell’Ufficio progetti internazionali della Federazione Trentina della Cooperazione. A novembre saremo alla Fiera agroalimentare a Chengdu e, il prossimo anno, a quella dell’edilizia. L’invito a collaborare è sempre valido”.

Alla conferenza stampa di stamani ha partecipato anche Francesco Morana, responsabile comunicazione Fondazione Progetto Italia-Cina.

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