NordEst

Trecento adempimenti fiscali in arrivo: fare impresa in Italia è sempre più difficile

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La burocrazia rischia di paralizzare le attività produttive, il commento di Zaia

tasse

Venezia – “Quasi trecento adempimenti fiscali in arrivo, che si sommano alle centinaia di altri obblighi amministrativi e burocratici disposti dall’”Ufficio complicazione affari semplici” che stanno strangolando le aziende e gli artigiani. Sta diventando davvero impossibile fare impresa in questo Paese”.

E’ il commento del Presidente Veneto, Luca Zaia, alla notizia della selva di scadenze che in autunno pioveranno su imprese e contribuenti.

“Ogni giorno imprenditori dei nostri distretti mi confermano di essere ormai al limite, di non farcela più a seguire una vera e propria foresta di carte, moduli, modelli, certificazioni, tutti con minaccia di controllo, verifica e mora nel caso di dimenticanza anche in buona fede – riprende Zaia – non è possibile che decine di giornate all’anno vengano sottratte alla produzione per fare fronte alle richieste di una burocrazia che si autolegittima aumentando in modo esponenziale. Senza contare i costi che queste giornate perse per scartoffie scaricano sui bilanci”.

“Ho ricevuto a palazzo Balbi i rappresentanti di alcune multinazionali pronte ad aprire attività in Veneto e ad assumere centinaia di giovani – continua il Presidente Zaia – non chiedono soldi, non chiedono favori, chiedono soltanto di essere messi al riparo dalla burocrazia perché vogliono rispettare i tempi fissati per l’avvio delle attività e non intendono rimandarli alle calende greche per un modulo sbagliato”.

“Il senso di impotenza di fronte a tanta arroganza su carta bollata sta dilagando negli imprenditori, inducendo molti a rinunciare ad investire in nuove attività o a cercare aree geografiche dove si paga il giusto e si è trattati da cittadini e non da sudditi – conclude Zaia – e non mi sembra che il Governo stia facendo molto in questo senso, se non una serie di annunci sui giornali”.

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