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TransLagorai, la SAT minimizza ma il ministro Costa da Paneveggio conferma: “Cemento? No grazie. Piano lupi e orsi sia condiviso”

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Il ministro Costa invita la Provincia a rivalutare il progetto ascoltando le richieste del territorio. Domenica mattina la visita dei ministri Sergio Costa e Riccardo Fraccaro presso il Parco naturale Paneveggio – Pale di San Martino, accompagnati dal candidato presidente Filippo Degasperi e guidati dal presidente del Parco, Silvio Grisotto con il direttore del parco, Vittorio Ducoli

Paneveggio (Trento) – Dopo aver ascoltato le preoccupazioni di alcuni abitanti della zona, i ministri hanno manifestato il loro sostegno per la difesa e il mantenimento della naturalezza del territorio. Il ministro Sergio Costa da Paneveggio avverte: “Il piano per lupi e orsi va fatto insieme e non con fughe in avanti a livello locale”. Per il candidato presidente Cinquestelle Filippo Degasperi non serve proprio una legge in materia, come erroneamente ha voluto fare il centrosinistra

Sempre a Paneveggio il ministro Sergio Costa ha ribadito: “Cemento? No grazie! Oggi insieme al Ministro della Democrazia diretta Riccardo Fraccaro e al candidato del Movimento 5 stelle alla provincia autonoma di Trento, Filippo Degasperi abbiamo incontrato al Parco naturale di Paneveggio nella provincia di Trento i cittadini che si sono attivati in difesa della catena montuosa del Lagorai. C’è una mobilitazione molto forte contro un progetto di cementificazione che snaturerebbe la vocazione completamente naturalistica di questi 85 chilometri di sentieri molto amati dai turisti che prediligono passeggiate più “wild”.

Secondo i cittadini che abbiamo incontrato – spiega il ministro Costa – si potrebbe dotare il percorso con due bivacchi per agevolare i trekker, delle strutture semplici e poco invasive e quindi pienamente sostenibili con le caratteristiche di questo meraviglioso paesaggio. Si potrebbe anche intervenire con ristrutturazioni delle malghe esistenti, senza però modificarne la destinazione d’uso, e rimanendo rispettosi delle competenze amministrative, che in questo caso sono attribuite alla provincia.

Pertanto – conclude Costa – invito innanzitutto la Provincia a rivalutare il progetto ascoltando le richieste del territorio. Sempre, chiaramente, con lo stile che fin da subito ha caratterizzato il mio ministero, quello di affiancarci alle istituzioni locali per camminare insieme.”

La SAT con la sua presidente nei giorni scorsi aveva ribadito:”Basta strumentalizzazioni” – “Non c’è nessuna improvvisazione e non vogliamo piegarci alle strumentalizzazioni delle forze politiche – ha ribadito Anna Facchini, presidente della Sat – non intendiamo prestare il fianco alle polemiche”. Il messaggio è chiaro: “Non sarà la Tranlagorai a mettere in pericolo e in discussione l’integrità e la wilderness dell’area. Non vogliamo stare alla finestra e poi sollevare le criticità: ci siamo presi un’ulteriore responsabilità e non abbiamo firmato una cambiale in bianco, saremo presenti al tavolo tecnico per monitorare i passi e entrare nel merito della fase realizzativa del progetto. Non ci sarebbe nessun pericolo per le caratteristiche dell’ambiente alpino del Lagorai. La Sat – aggiunge la presidente – è sempre stata consapevole delle peculiarità wilderness dell’area. Abbiamo dedicato un intero congresso a questa zona nel 1989, mentre nel 1999 abbiamo pubblicato un fascicolo di dodici itinerari. Negli anni abbiamo poi attuato moltissime iniziative per tutelare il Lagorai e continuiamo a percorrere questo sentiero. Il riferimento ai diversi “No” della Società, dall’apertura della strada del passo Cinque Croci, all’attraversamento del metanodotto, dalle captazioni idroelettriche in quota nel Vanoi all’espansione dell’area sciabile fino all’apertura al transito fino alle quote più alte di strade forestali”. Insomma, nessun pericolo per l’integrità wilderness del Lagorai, secondo i vertici attuali della SAT, anche se i dubbi sull’opera rimangono pesanti. – Il Comunicato ufficiale della SAT del Trentino

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