Paolo VI e l’arcivescovo Oscar Romero sono Santi. Papa Francesco ha sancito la loro canonizzazione insieme a quella dei sacerdoti Francesco Spinelli e Vincenzo Romano, le suore Maria Caterina Kasper e Nazaria Ignazia di Santa Teresa di Gesù e il laico Nunzio Sulprizio
Roma (Adnkronos) – “Il nostro cuore è come una calamita: si lascia attirare dall’amore, ma può attaccarsi da una parte sola e deve scegliere: o amerà Dio o amerà la ricchezza del mondo; o vivrà per amare o vivrà per sé. Chiediamoci da che parte stiamo”, è la sfida ai cristiani di Papa Francesco, pronunciata nell’omelia della messa di canonizzazione in piazza San Pietro.
Avverte il Papa: “Senza un salto in avanti nell’amore la nostra vita e la nostra Chiesa si ammalano di autocompiacimento egocentrico. Si cerca la gioia in qualche piacere passeggero, ci si rinchiude nel chiacchiericcio sterile, ci si adagia nella monotonia di una vita cristiana senza slancio, dove un po’ di narcisismo copre la tristezza di rimanere incompiuti”.
“Gesù non si accontenta di una ‘percentuale’ di amore: non possiamo amarlo al 20% o al 50%… O tutto o niente”, osserva ancora il Pontefice spiegando che Cristo “è radicale. Egli dà tutto e chiede tutto: dà un amore totale e chiede un cuore indiviso. Anche oggi si dà a noi come Pane vivo; possiamo dargli in cambio le briciole?”, chiede. “A Lui, fattosi nostro servo fino ad andare in croce per noi, non possiamo rispondere solo con l’osservanza di qualche precetto. A Lui, che ci offre la vita eterna, non possiamo dare qualche ritaglio di tempo”, sottolinea il Papa.
Paolo VI – “Paolo VI, sull’esempio dell’apostolo del quale assunse il nome, ha speso la vita per il Vangelo di Cristo, valicando nuovi confini e facendosi suo testimone nell’annuncio e nel dialogo, profeta di una Chiesa estroversa che guarda ai lontani e si prende cura dei poveri”, ricorda Papa Francesco osservando che “anche nella fatica e in mezzo alle incomprensioni, ha testimoniato in modo appassionato la bellezza e la gioia di seguire Gesù totalmente. Oggi ci esorta ancora, insieme al Concilio di cui è stato il sapiente timoniere, a vivere la nostra comune vocazione: la vocazione universale alla santità. Non alle mezze misure, ma alla santità”.
Oscar Romero – “Romero ha lasciato le sicurezze del mondo, persino la propria incolumità, per dare la vita secondo il Vangelo, vicino ai poveri e alla sua gente, col cuore calamitato da Gesù e dai fratelli”, ha sottolineato Bergoglio osservando che l’arcivescovo di San Salvador, Paolo VI e gli altri cinque beati canonizzati, “in diversi contesti, hanno tradotto con la vita la Parola di oggi, senza tiepidezza, senza calcoli, con l’ardore di rischiare e di lasciare. Il Signore ci aiuti a imitare i loro esempi”, conclude il Papa.