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Tragedia sulla ferrovia della Valsugana: giovane muore facendo ‘parkour’ su treno

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E’ morto così un giovane di 20 anni residente a Pergine e di origine rumena, George Alexandru Ciobanu

Uno dei treni in servizio in Valsugana

 

NordEst – Un ventenne rumeno residente a Pergine, George Alexandru, è stato trovato morto venerdì mattina sul tetto del vagone di un treno della linea della Valsugana Trento-Primolano.

Secondo una prima ricostruzione dell’incidente, su cui indagano i carabinieri di Borgo e la Polfer di Castelfranco Veneto, il giovane è deceduto probabilmente per un trauma cranico nel corso di alcune evoluzioni di parkour, la disciplina estrema che consiste nel tentare di superare ostacoli con salti in velocità.

La tragica scoperta è stata effettuata dal capotreno all’arrivo del convoglio a Primolano (Vicenza). Pare che il giovane non fosse nuovo a questo tipo di disciplina estrema e che in passato abbia tentato di salire sul tetto dei treni in corsa.

Che cos’è il ‘parkour’

Il parkour è uno sport estremo nato in Francia agli inizi degli anni ‘90. Consiste nell’eseguire un percorso, superando qualsiasi genere di ostacolo con la maggior efficienza, velocità e semplicità di movimento possibile, adattando il proprio corpo all’ambiente circostante, naturale o urbano, attraverso corsa, salti, equilibrio, scalate, arrampicate. I primi termini utilizzati per descrivere questa forma di allenamento furono «arte dello spostamento» (art du déplacement) e «percorso» (parcours). Il termine parkour, coniato da David Belle deriva invece da parcours du combattant (percorso del combattente), ovvero il percorso di guerra utilizzato nell’addestramento militare proposto da Georges Hébert. Alla parola parcours, Belle sostituì la «c» con la «k», per suggerire aggressività, ed eliminò la «s» muta perché contrastava con l’idea di efficienza del parkour. I praticanti del parkour sono chiamati tracciatori (traceurs), o tracciatrici (traceuses) al femminile.

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