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Terrore a Londra e Parigi, continuano

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Parigi, con kalashnikov e gas all’attacco della polizia. A Londra un veicolo, ha travolto numerose persone a Finsbury Park

Parigi (Adnkronos) – Paura sugli Champs-Elysées a Parigi, dove un veicolo si è lanciato contro un camioncino della gendarmeria.

MORTO L’AGGRESSORE – L’uomo alla guida, estratto dall’auto in fiamme dai pompieri, “è morto”. Lo ha riferito alla stampa il ministro dell’Interno francese Gérard Collomb. “Ancora una volta le forze di sicurezza sono state colpite da questo tentativo di attentato sugli Champs-Elysée”, ha dichiarato.

FICHE ‘S’ – L’uomo che ha lanciato la sua auto contro il furgone era noto ai servizi di sicurezza che lo avevano schedato con la ‘fiche S’, quella riservata ai ricercati che rappresentano una potenziale minaccia per la sicurezza. L’individuo era in possesso di armi – tra cui un Kalashnikov – proiettili e una o due bombole di gas.

AUTO IN FIAMME – Secondo fonti citate da ‘BFMTV’ – che parla del ritrovamento di una carta d’identità all’interno dell’auto – l’uomo era originario di Gennevilliers, nel Hauts-de-Seine. Sempre secondo ‘BFMTV’, avrebbe dato fuoco alla sua auto prima di andare a urtare contro il furgoncino dei gendarmi.

LA RICOSTRUZIONE – ‘Le Parisien’ parla invece di un uomo di 31 anni nato a Argenteuil, in Val-d’Oise. Secondo alcune ricostruzioni, il sospetto ha superato il furgone sulla destra prima di lanciarsi contro l’altro veicolo.

METRO CHIUSA – La stazione della metropolitana Champs-Elysées-Clémenceau è stata chiusa per motivi di sicurezza. La sezione antiterrorismo della procura di Parigi ha aperto un’inchiesta.

Londra (Adnkronos) – La notizia ha trovato conferma in una nota della polizia che indica in Seven Sisters road la zona dell’allarme e riferisce di un arresto effettuato. L’incidente è avvenuto nei pressi di una moschea nei giorni del Ramadan.

L’uomo alla guida, un 48enne, è stato arrestato dalla polizia che, secondo quanto ha dichiarato la premier Theresa May, indaga sull’accaduto come “un potenziale attacco terroristico“. E’ in programma una riunione di emergenza, ha sottolineato la premier aggiungendo: “Tutti i miei pensieri sono con le vittime, con le loro famiglie e con i servizi di emergenza presenti sulla scena dell’incidente”.

L’autista del van, che “come precauzione” è stato portato in ospedale dopo l’arresto e “sottoposto a esami per accertarne lo stato mentale”, avrebbe urlato “ucciderò tutti i musulmani”. E’ quanto ha raccontato ai media britannici un testimone, Abdulrahman Saleh Alamoudi, secondo il quale il sospetto si è lanciato volontariamente contro il gruppo di fedeli. “Questo grande furgone – ha raccontato – è piombato su tutti noi. Credo che almeno otto-dieci persone siano rimaste ferite. Fortunatamente io sono riuscito a fuggire e un ragazzo è uscito dal furgone cercando di scappare a piedi”. A quel punto Alamoudi con altre due persone sono riusciti a bloccarlo e trattenerlo fino all’arrivo della polizia. “Urlava ‘ucciderò tutti i musulmani, ucciderò tutti i musulmani’. E lanciava pugni. E quando siamo riusciti a metterlo a terra diceva: ‘Uccidetemi, uccidetemi'”.

“In questa fase iniziale non ci sono altri sospetti, tuttavia l’indagine continua”, scrive su Twitter la Metropolitan Police di Londra. La precisazione arriva dopo che diverse testimonianze riportate dai media britannici parlavano di altre persone coinvolte nell’attacco e fuggite dopo lo schianto del furgone.

“Come precauzione” anche l’autista del furgone è stato portato in ospedale. Sarà sottoposto ad esami per accertarne lo stato mentale”, si legge in un comunicato di Scotland Yard.

Il Consiglio musulmano, organizzazione che rappresenta i musulmani britannici, ha affermato che il furgone ha travolto i fedeli all’uscita del Muslim Welfare House, un centro sociale islamico che si trova a Seven Sisters Road, dove si erano riuniti per mangiare e dire le tradizionali preghiere serali del Ramadan. “Siamo stati informati che un camion ha colpito i fedeli mentre uscivano dalla moschea di Finsbury Park.

 

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