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TIR KILLER A BERLINO, SI FA STRADA IPOTESI TERRORISMO

Berlino –

E’ salito a 12 morti e 48 feriti il bilancio dell’attacco di ieri sera a un mercatino di Natale a Berlino. Per la prima volta dall’apertura delle indagini, la polizia tedesca ha parlato di “probabile attacco terrorista”.

Le autorità hanno anche riferito che l’uomo trovato morto nel camion, identificato come cittadino polacco, non si trovava al volante quando il tir è piombato sul mercatino.

Tra le 12 vittime sono stati identificati per il momento sei cittadini tedeschi.

INDAGINI – Durante la conferenza stampa degli inquirenti a Berlino è stato spiegato che bisogna ancora stabilire se l’attacco sia opera di “un solo o più aggressori” e se “vi siano dei complici”. E’ stato inoltre ribadito che il pachistano fermato forse non è il responsabile della strage. Lui nega ogni suo coinvolgimento.

Il capo della polizia criminale federale Holger Muench ha detto che uno o più esecutori dell’attentato di Berlino potrebbe o potrebbero essere ancora a piede libero.

In precedenza una fonte della polizia, citata dal quotidiano Die Welt, aveva affermato: “Abbiamo preso l’uomo sbagliato e quindi c’è una nuova situazione. Il vero autore è ancora armato, libero e potrebbe compiere altri danni“.

Al momento gli inquirenti non hanno alcun video sull’attentato ma, hanno riferito, “collaboriamo con la polizia penale per un’analisi dettagliata dell’attentato anche attraverso sopralluoghi. Vogliamo raccogliere eventuali registrazioni video di questo camion con targa polacca”.

NUMERO DA CONTATTARE – Dopo aver chiesto ai berlinesi di tenere alta la vigilanza, la polizia di Berlino ha chiesto loro di fornire qualsiasi informazione su fatti sospetti ed ha diffuso, anche attraverso i social network, un numero di telefono da contattare: 030 54 024 111.

NO COLLEGAMENTO TRA ATTENTATO E TRANSITO TIR IN ITALIA – Non ci sarebbe “allo stato delle indagini alcun collegamento” tra l’attentato compiuto a Berlino e il transito sul territorio italiano del tir utilizzato per l’attacco. Fonti investigative interpellate dall’Adnkronos precisano infatti che la circostanza secondo cui il camion avrebbe varcato il confine nazionale il 16 dicembre, ben tre giorni prima dell’attentato, “tenderebbe a far escludere ogni collegamento diretto” con quanto avvenuto a Berlino. Al contrario, non si esclude che l’attentatore si sia impadronito del tir proprio il giorno stesso dell’attentato. A questo proposito, si sta in queste ore cercando di verificare l’eventualità che il mezzo sia rimasto in sosta in un parcheggio situato non lontano dalla zona del mercatino di Natale scelto dall’attentatore come obiettivo dell’attacco.

MERKEL SUL LUOGO DELL’ATTENTATO – Angela Merkel si è recata sul luogo dell’attacco. Accompagnata dal sindaco di Berlino Michael Muller, il ministro dell’Interno Thomas De Maiziere e il ministro dell’Interno, la cancelliera ha deposto una corona di fiori.

GENTILONI SENTE MERKEL – Il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni ha avuto un colloquio telefonico con la cancelliera Merkel alla quale ha espresso il suo cordoglio e quello del governo italiano per i morti di Berlino. Lo si apprende da fonti di palazzo Chigi.

Palazzo Chigi ha disposto “l’esposizione a mezz’asta delle bandiere nazionale ed europea sugli edifici pubblici dell’intero territorio nazionale nella giornata odierna, in segno di sentita e generale partecipazione al dolore che ha colpito il popolo tedesco”.

 

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