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Stati Generali della Montagna in Trentino, incontri nelle Valli e sessione finale a Comano Terme il 14 e 15 giugno

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La Giunta incontrerà i territori

Trento – Saranno sei le tappe sul territorio: Canale di Tenno (Casa degli artisti); Luserna (Centro Protezione civile), Predaia (Casa Sebastiano), Primiero San Martino di Castrozza (Palazzo delle miniere), Rabbi (Malga Stablasolo) e Levico Terme (Forte delle Benne), appuntamento finale a giugno a Comano Terme.

Ogni incontro vedrà la giunta provinciale confrontarsi su specifici temi con una cinquantina di stakeholder: associazioni civili e di categoria, amministratori, rappresentanti di enti locali e delle professioni, dello sport, del turismo, dell’agricoltura e della ricerca. Alla fase di ascolto seguirà la sintesi delle istanze e delle proposte raccolte, che sarà presentata nella due giorni di Comano Terme.

“La montagna è patrimonio diffuso della comunità trentina che va tutelato e rafforzato”. Ad affermarlo è il presidente della provinciale autonoma di Trento, Maurizio Fugatti. Forte di questo convincimento, la giunta provinciale ha deciso di avviare un percorso di incontri sul territorio, dal titolo “Presidiamo il futuro”, che porterà il 14 e 15 giugno prossimi alle sessione plenaria degli Stati generali della montagna di Comano Terme. “Gli Stati generali – aggiunge il presidente Fugatti – esprimeranno Il valore della montagna, cuore dell’autonomia, intesa come rappresentazione dinamica dell’identità del nostro territorio e capacità di autogoverno della popolazione.

Centrale rimane la volontà di garantire il presidio della montagna, attraverso un’identità dinamica e una cultura di sviluppo basata sulla sostenibilità. A questo proposito sono state individuate quattro aree di intervento:

  • la governance;
  • l’accesso a servizi di qualità;
  • la corretta gestione del paesaggio, dell’ambiente e del territorio;
  • lo sviluppo economico e la coesione sociale.

Gli Stati generali della montagna si annunciano quindi come il momento in cui il Trentino si confronterà con le sfide del mondo contemporaneo su temi anche globali (cambiamento climatico e digitalizzazione, ad esempio) che seppur esogeni non possono rimanere estranei alle politiche provinciali.

La rappresentanza attiva dei territori

Il Trentino è diviso in 15 territori. In ogni territorio saranno invitati i rappresentanti della società in tutti i suoi aspetti che andranno a formare il gruppo guida. Dal 18 marzo, per circa due mesi, ciascun gruppo guida affronterà i temi caratterizzanti del territorio di rappresentanza in sinergia con le strutture provinciali di riferimento. I rappresentanti del territorio potranno scegliere in maniere autonoma le modalità organizzative del gruppo guida che esprimerà i delegati alla sessione plenaria di Comano Terme. Saranno i due portavoce a convocare le riunioni dei singoli gruppi guida.

Dal canto suo, la Provincia autonoma di Trento, con assessorati, Dipartimenti e il supporto del Comitato scientifico, sottoporranno ai gruppi guida alcune questione specifiche accompagnate da soluzioni operative. Il materiale conoscitivo sarà disponibile per ogni membro dei gruppi guida territoriali grazie al sito in corso di attivazione.

Gli Stati generali della montagna

Comano Terme sarà il momento conclusivo del percorso di ascolto e di costruzione di nuove politiche con il territorio. Il 14 e 15 giugno la sessione plenaria coinvolgerà i delegati del territorio e i rappresentanti delle città con più di 10mila abitanti.

I lavori saranno organizzati in laboratori sulle 4 aree di discussione: governance; accesso ai servizi; paesaggio, ambiente e territorio; sviluppo economico e coesione sociale. Qui i delegati dei singoli territori potranno presentare gli esiti dei lavori e ciascun laboratorio elaborerà la sintesi che sarà presentata in plenaria alla presenza di tutti i partecipanti e della giunta provinciale. “Gli esisti finali – conclude il presidente Fugatti – forniranno le indicazioni per la definizione delle nuove politiche e degli interventi a favore della montagna”.

Alla presentazione era anche presente Giovanni Gardelli, responsabile dell’unità di missione strategica di coordinamento degli Enti locali, politiche territoriali e della montagna della provincia autonoma di Trento, che ha parlato di una strumentazione giuridica e istituzionale del tutto nuova per il Trentino. “Un progetto partecipato con ambizione di produrre un vero e proprio manifesto del rapporto fra centro e periferia” ha detto Gardelli, spiegando che ogni territorio formerà dei gruppi dinamici e stabilirà i propri rappresentanti che porteranno la loro voce in seno agli Stati generali. Una forma di partecipazione ben sintetizzata dal logo adottato, che “rappresenta un progetto scientifico e istituzionale, ma anche un abbraccio fra la popolazione e la montagna”, come ha spiegato lo stesso Gardelli.

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