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Simone Turra torna in Tirolo: nuova Mostra visitabile fino al 14 aprile

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La nuova mostra, si terrà alla Galleria “Theodhor von Hörmann” di Imst – Tirolo, con inaugurazione giovedì 1 marzo alle ore 19

Imst (Tirolo) – Dopo il successo delle scorse settimane a Pergine Valsugana in Trentino (con sculture & (di)segni), non conosce sosta l’opera dell’artista di Primiero, Simone Turra. Sarà inaugurata infatti giovedì 1 marzo alle 19 ad Imst in Tirolo, presso la Galleria “Theodhor von Hörmann”, la sua nuova esposizione “Zeichnungen, Skulpturen”.

Oltre alle molte opere realizzate anche a Primiero, tra le più note sono da ricordare Adamo ed Eva, 2001-2002, con il disvelamento della forza plastica dei corpi generato dalla presenza dell’albero: un tema, questo, che Turra ha adottato in molte realizzazioni, da Naturale-Innaturale del 2005 fino a Torsi del 2009, con la suggestione dei materiali diversi accoppiati e la relazione che s’instaura tra le posizioni opposte del corpo femminile e dei tronchi.

Il fascino del corpo, il senso dei volumi e il ritmo dei movimenti; la figura umana nelle sue più originali espressioni, nei misteriosi archetipi dei torsi, delle teste, dei corpi in piedi o distesi; l’austera essenzialità delle figure; le ricerche “classiche”; la sensibilità e il pathos con cui vengono resi i corpi umani. Tutto questo e molto di più è l’arte del primierotto, schivo a riflettori e tv, più vicino alla sperimentazione nel suo laboratorio di Tonadico. Vanno certamente ricordati in questi anni, la forza comunicativa delle sue incisioni e la felicità dei suoi disegni, che ancora una volta confermano quanto gli scultori veri siano capaci di padroneggiare il segno.

Simone Turra nasce a Transacqua (Trento) nel 1969, vive e lavora a Tonadico di Primiero (Trento). Frequenta l’Istituto d’Arte di Pozza di Fassa (Trento) dal 1983 al 1988, successivamente si iscrive al corso di scultura all’Accademia di Belle Arti di Brera (Milano), dove si diploma nel 1992 con il professor Giancarlo Marchese.

L’Accademia è il luogo privilegiato nel quale può vedere dal vivo le opere dei grandi artisti del Novecento, dove entra in contatto con molti artisti suoi coetanei, con alcuni dei quali mantiene rapporti solidi e duraturi che continuano fino ad oggi. Tornare a casa non è una decisione facile, ma capisce che la sua valle può dargli lo spazio e il ritmo di vita ideali per lavorare. La natura rigogliosa ed imperante del suo luogo natale insieme all’essere umano nelle sue molteplici sfaccettature diventano il tema dominante del suo lavoro, intersecandosi spesso e restando comunque sempre in relazione tra loro.

Il disegno dal vivo rimane negli anni un esercizio di “lettura” essenziale, base vibrante per le opere e i temi che porta avanti da sempre. L’artista ha partecipato a diverse esposizioni, come: Museo Diocesano, Trento – Premio di Vasto, Chieti – Cittadella dei Musei, Cagliari – Triennale di Scultura Bad Ragartz (CH) – MART, Rovereto – Centro Arte Contemporanea, Cavalese. Altre mostre, personali: Rabalderhaus, Schwaz (A) – Fondazione Mudima, Milano – Gallerie Maier, Innsbruck (A) – Galleria Weber & Weber, Torino – Galleria del Carbone, Ferrara – Parco Tre Castagni, Pergine. Lavora come scultore a Tonadico di Primiero (Trento), dove vive con la moglie Michela e i loro tre figli: Francesco, Agata, Elia.

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