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Forti chiama la madre: ‘A Verona sto bene’, a breve l’incontro

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Chico Forti è arrivato nel carcere di Verona dove sconterà la sua pena. Il 65enne trentino aveva lasciato domenica in mattinata l’istituto penitenziario di Rebibbia a Roma. “Ringrazio la premier e tutto il governo e ribadisco la mia innocenza. Voglio incontrare mia madre“. Gianni Forti, zio di Chico e gli amici: “Oggi è giorno di festa”


 

NordEst (Adnkronos) – Chico Forti ha parlato telefonicamente con la madre, grazie a una chiamata fatta dal carcere di Verona, dove da ieri si trova rinchiuso. Ha tranquillizzato la madre sul suo stato di salute e sulla sua sistemazione nella casa circondariale. Forti ha anche parlato con il fratello Stefano, raccontando la vita nella struttura veronese. Ha detto tra l’altro che si trova molto bene e che il rapporto con i compagni è ottimo. Chico ha solo paventato a Stefano il pericolo di ingrassare, perché – ha detto – c’è un cuoco professionista che cucina molto bene un menu italiano, che gli mancava da tanto tempo. A quanto si apprende, in settimana dovrebbe poter incontrare la madre 96enne, a distanza di 16 anni dall’ultimo incontro, avvenuto negli Usa. Una richiesta in tal senso è già stata presentata dal suo legale Carlo Dalla Vedova.

Le sue prime parole

Al Tg1 le prime parole dopo il rientro in patria di Chico Forti, l’italiano che era stato detenuto per 24 anni negli Stati Uniti con l’accusa di omicidio, un delitto che ha sempre sostenuto di non aver commesso. “Mi sono mantenuto così solo per mia madre, spero di vederla presto” ha detto il produttore dopo essere stato portato nel carcere di Rebibbia, aggiungendo: “Per la prima volta in 24 anni non ho le manette, ora per me cambia tutto”. Chico Forti ha ribadito di ritenersi innocente in relazione alla condanna che sta ancora scontando per omicidio. “Dovevo dichiararmi colpevole per avere l’estradizione, è l’unico motivo per cui l’ho fatto”, ha detto il 65enne trentino che sarà trasferito a Verona nei prossimi giorni.

Da Roma a Verona

Chico Forti è stato condotto inizialmente nel carcere di Roma Rebibbia Nuovo Complesso: si trova solo in cella anche in virtù del fatto che è un detenuto di transito. Chi ha avuto modo di vederlo lo descrive “sorridente ma provato”. L’avvocato di Chico, Carlo Dalla Vedova, farà un’istanza per avere il permesso per il detenuto di visitare  la madre che ha 96 anni.

Soddisfazione del Governo, polemiche sui social

“Chico Forti – scrive su X la premier Giorgia Meloni – è tornato in Italia. Fiera del lavoro del Governo italiano. Ci tengo a ringraziare nuovamente la diplomazia italiana e le autorità degli Stati Uniti per la loro collaborazione”. Il ritorno di Chico Forti in Italia è un risultato ottenuto “con una grande azione del governo ma anche della nostra diplomazia” ed è “una scelta giusta” perché “possa scontare la seconda parte della sua detenzione in un carcere italiano”. Così il ministro degli Esteri Antonio Tajani.

“Si ottengono questi risultati quando si lavora in silenzio senza fare polemiche – ha proseguito il capo della Farnesina – è una scelta che tutela gli interessi di un cittadino italiano“. Tajani ha ricordato il “comportamento ineccepibile come detenuto negli Stati Uniti” che dà la possibilità a Forti di “poter continuare ad essere un detenuto modello anche in un carcere italiano”. Non mancano però in queste ore le polemiche sui social, per l’accoglienza a Roma di Forti, da parte dei vertici del Governo, ma anche sul caso stesso.

La gioia del Trentino

Il presidente del Consiglio provinciale di Trento, Claudio Soini, scrive: Esprimo grande soddisfazione, prima di tutto dal punto di vista umano, per il rientro in Italia di Chico Forti. Al di là delle valutazioni giudiziarie la sua drammatica vicenda, che dura da ben 24 anni, è stata vissuta con partecipazione e intensità dalla comunità trentina. Una mobilitazione civile che si è rivelata un indispensabile sostegno per le istituzioni che hanno lavorato a lungo per raggiungere il difficile e complesso traguardo del ritorno in Italia di Chico Forti”.

“È la notizia che i trentini attendevano da tempo: il nostro conterraneo Chico Forti è finalmente rientrato in Italia. Confidiamo di poterlo abbracciare presto, quando le autorità riterranno possibile il suo trasferimento a Trento. La gioia di mamma Maria e di tutti gli amici di Chico è la nostra gioia”. Così il presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti,

L’arrivo in Italia

Chico Forti, il 65enne trentino rilasciato nei giorni scorsi da un carcere della Florida dopo una lunga detenzione, è arrivato in Italia. L’aereo con a bordo Forti è atterrato all’aeroporto militare di Pratica di Mare: sarà poi portato nel carcere di Verona, in attesa di espletare le successive procedure. Ad attenderlo anche la premier Giorgia Meloni. A riportarlo nel nostro paese un aereo dell’aeronautica militare. Dopo quasi 25 anni di carcere e 15 trascorsi dall’ultima sentenza passata in giudicato per l’omicidio di Dale Pike, Chico Forti (65 anni) che si è sempre professato innocente ha firmato l’accettazione della sentenza, stabilita dalla Corte d’appello di Trento davanti ad una corte federale americana. L’accelerazione per l’iter del suo rientro in patria, un paio di mesi fa in occasione dell’ultima visita della premier Giorgia Meloni negli Stati Uniti lo scorso primo marzo. Ad attenderlo in Italia, le tante persone che lo hanno sostenuto a distanza in questi anni e in primis  la mamma e lo zio Gianni.

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