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Vaccini, Ricciardi: preoccupano ritardi in provincia di Bolzano

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Migliaia bimbi non vaccinati in vista scadenza 10/3 per scuole. “Questa provincia autonoma – ha detto il presidente dell’Istituto superiore di sanità – rimane una preoccupazione perché qui, a partire dalle autorità politiche e amministrative, non sembra si sia capito che c’è una legge che va rispettata”

Bolzano – “Tutte le Regioni stanno andando molto bene sul fronte delle vaccinazioni e stanno recuperando quote di bambini in vista della scadenza del 10 marzo per la presentazione delle certificazioni di vaccinazione ai fini delle iscrizioni a scuola.

Oggi l’unica vera preoccupazione che abbiamo è però Bolzano”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Walter Ricciardi, sottolineando che nella Provincia autonoma “sono ancora migliaia i bambini che non sono in regola con la legge sull’obbligo vaccinale”. 

Le vaccinazioni, ha spiegato Ricciardi a margine della presentazione del portale ISSalute, dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss), “stanno andando bene; l’unico vero problema oggi, dal punto di vista quantitativo, è rappresentato da Bolzano. Questa provincia autonoma rimane una preoccupazione perché qui, a partire dalle autorità politiche e amministrative, non sembra si sia capito che c’è una legge che va rispettata”.

  • In breve

Vaccini, Lorenzin replica alle Regioni che chiedono flessibilità – “Non sono assolutamente d’accordo.  Siamo un paese che ha perso il senso della legge e del o delle regole. Sono regole messe in campo per garantire la sicurezza pubblica”. Così il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, in merito alla proposta di alcune Regioni di lasciare che i bambini non in regola con la certificazione vaccinale, possano comunque terminare l’anno scolastico. “Lo scorso mese sono morte due persone di morbillo e abbiamo avuto 164 casi. Parliamo di cose serie. Le istituzioni si devono adeguare alla legge, una legge fatta per la sicurezza delle persone e garantire in alcuni casi la vita. Abbiamo permesso tutte le facilitazioni possibili alle famiglie”.

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