NordEst

Siati srl

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Siati srl va avanti, senza Imer, con l'impegno ridotto di Fiera e tra i «paletti» di Mezzano. Ieri mattina, l'assemblea della società partecipata all'82% da sette Comuni ha deliberato l'abbattimento del capitale sociale residuo (636 mila euro) in conseguenza delle perdite dell'ultimo esercizio (701 mila euro) e la sua ricostituzione, approvando anche la ricapitalizzazione fino a 5,5 milioni di euro, come da piano industriale presentato mesi fa. La prima tranche di aumento di capitale da 3,5 milioni potrà essere sottoscritta fino al 30 settembre, mentre per gli altri 2 milioni ci sarà tempo fino a febbraio 2011, aprendo le porte a nuovi soci (previsti Acsm, Cassa rurale, Comune di Canal San Bovo). Ieri era necessario che i soci versassero il 25% della propria parte. Tonadico, Siror, Transacqua e Sagron Mis l'hanno fatto; Fiera ha deliberato di versare, per ora, solo 50 mila euro; Mezzano ha fissato per ora la propria partecipazione al 3,47%, riservandosi di aumentarla se tutti gli altri Comuni ci staranno. Imer, dopo quanto accaduto in consiglio mercoledì sera ( l'Adige di ieri), non era presente. I due soci privati per ora hanno confermato il versamento di 10 mila euro ciascuno, fatto in dicembre per pagare gli operai (ha avuto da ridire, sul punto, il sindaco di Mezzano, Ferdinando Orler , che ha giudicato insufficiente il loro impegno), riservandosi di versare entro settembre. In tutto, ieri sono stati versati un po' meno di 700 mila euro su 3,2 sottoscritti. Manca all'appello la sottoscrizione completa di Fiera e i 250 mila euro di Imer. L'assemblea ha poi confermato l'orientamento del Cda a sottoscrivere il Protocollo d'intesa per il rilancio delle aree sciabili e il collegamento S. Martino-Rolle e ha approvato la proposta di fusione con Nuova Rosalpina spa, mantenendo come obiettivo il 30 giugno. Rinviata l'elezione del nuovo Cda a fusione avvenuta, il presidente Marino Simoni ha ritirato le proprie dimissioni. E Nuova Rosalpina spa ? È stata raggiunta la soglia dei 5 milioni di euro privati per ricapitalizzare e dare il via al progetto di collegamento? No. La situazione – confermano i presidenti di alcune delle categorie economiche impegnate – è rimasta quella di fine gennaio. Ovvero, all'appello manca ancora un milione e mezzo di euro. Ma il calendario non è rimasto fermo e si avvicina, a grandi passi, la data del 30 aprile 2009, oltre la quale – se non saranno raggiunti i 5 milioni – anche le sottoscrizioni raccolte diverranno carta straccia. Gli albergatori di San Martino sono fermi al 60% della cifra prevista, dice il presidente Germano Toffol . Alla stessa percentuale, anche gli artigiani di primiero guidati da Claudio Lucian . Al 70% Primiero Iniziative, guidata da Nicola Cemin . Al 30% circa i commercianti di Primiero, mentre il presidente di Rosalpina ed esercente Pierleonardo Bancher ha convinto tutti i negozianti di S. Martino a partecipare. Al 90%, infine, le scuole di sci. Il commento di Lucian : «Questo, alla fine, è un "referendum" vero. L'esito ci dirà se i piani di sviluppo del turismo invernale sono condivisi o no. Di fatto, l'esito dell'iniziativa ha un valore politico». Quello di Toffol: «È un'opportunità che rischiamo di perdere. e non c'è, per ora, un'alternativa». Conclude Cemin: «Sfruttiamo tutto il tempo a disposizione e non demoralizziamoci. Non è il caso oggi di tirare fuori alternative: casomai lo faremo quando, il 30 aprile, non avremo tutti i 5 milioni in cassa».

Trotter si va avanti lo stesso 

Trotter: «Lavorerò per ricucire con Imer, ma la giunta non cambierà»
 
 
 
 
 

PRIMIERO – Imer protesta perché non ha ottenuto un posto nella giunta della Comunità di Primiero ( l'Adige di ieri): ma è coerente protestare bloccando la ricapitalizzazione della Siati srl? Commenta così il presidente Cristiano Trotter la diserzione del consiglio comunale di Imer da parte della maggioranza guidata da Pio Decimo Bettega . «Posso capire la difficoltà di quel Comune a prendere atto di quanto accaduto. Ma ci sono condizioni che l'amministrazione dovrebbe prendere in considerazione. Innanzitutto, l'aspetto temporale: questa giunta dura solo un anno e non è detto che nel 2010 Imer non entri; il secondo presupposto è che è stata accolta all'unanimità dall'assemblea la proposta di attivare un periodo sperimentale senza sindaci-assessori. È ovvio che trasferendo il ragionamento sul numero dei membri di giunta, non si poteva accontentare tutti, ma gli assessori della Comunità si devono spogliare del ruolo che rivestono nell'ente di provenienza e ragionare in termini collegiali e di valle». La maggioranza di Imer non ha digerito l'ultima esclusione anche perché era rimasta fuori pure dall'ultima giunta comprensoriale. «Prima Imer – risponde Trotter – era rappresentato nell'esecutivo del C2 da un membro della minoranza, Mauro Colaone. Ma c'erano otto assessori per otto comuni e il rappresentante di minoranza poteva effettivamente costituire un elemento di disturbo nelle decisioni dell'amministrazione. Ma ora, con 5 assessori più il presidente, dobbiamo voltare pagina e cercare d'impostare un metodo di lavoro nuovo. In questo momento la mia preoccupazione è di far partecipare tutti i Comuni alla Comunità su un piano di parità, per cui dirimente non sia avere un assessore o non averlo». E come pensa, Trotter, di ricucire i rapporti con gli esclusi? «Individueremo presto elementi di partecipazione per tutti: possono essere commissioni assembleari organizzate anche su progetti ad hoc, magari coordinate da un rappresentante dei comuni rimasti senza assessore. E sia chiaro: questo lo dico a prescindere dal consiglio comunale di Imer di mercoledì, perché non ho elementi certi – salvo quanto mi è stato riportato – per poter affermare che la reazione sia dovuta a quanto accaduto nella Comunità. Metterò in atto tutti gli strumenti possibili di ricucitura, ma certo non sarà rivista la composizione della giunta».

Trotter: «Lavorerò per ricucire con Imer, ma la giunta non cambierà»
 
 
 
 
 

PRIMIERO – Imer protesta perché non ha ottenuto un posto nella giunta della Comunità di Primiero ( l'Adige di ieri): ma è coerente protestare bloccando la ricapitalizzazione della Siati srl? Commenta così il presidente Cristiano Trotter la diserzione del consiglio comunale di Imer da parte della maggioranza guidata da Pio Decimo Bettega . «Posso capire la difficoltà di quel Comune a prendere atto di quanto accaduto. Ma ci sono condizioni che l'amministrazione dovrebbe prendere in considerazione. Innanzitutto, l'aspetto temporale: questa giunta dura solo un anno e non è detto che nel 2010 Imer non entri; il secondo presupposto è che è stata accolta all'unanimità dall'assemblea la proposta di attivare un periodo sperimentale senza sindaci-assessori. È ovvio che trasferendo il ragionamento sul numero dei membri di giunta, non si poteva accontentare tutti, ma gli assessori della Comunità si devono spogliare del ruolo che rivestono nell'ente di provenienza e ragionare in termini collegiali e di valle». La maggioranza di Imer non ha digerito l'ultima esclusione anche perché era rimasta fuori pure dall'ultima giunta comprensoriale. «Prima Imer – risponde Trotter – era rappresentato nell'esecutivo del C2 da un membro della minoranza, Mauro Colaone. Ma c'erano otto assessori per otto comuni e il rappresentante di minoranza poteva effettivamente costituire un elemento di disturbo nelle decisioni dell'amministrazione. Ma ora, con 5 assessori più il presidente, dobbiamo voltare pagina e cercare d'impostare un metodo di lavoro nuovo. In questo momento la mia preoccupazione è di far partecipare tutti i Comuni alla Comunità su un piano di parità, per cui dirimente non sia avere un assessore o non averlo». E come pensa, Trotter, di ricucire i rapporti con gli esclusi? «Individueremo presto elementi di partecipazione per tutti: possono essere commissioni assembleari organizzate anche su progetti ad hoc, magari coordinate da un rappresentante dei comuni rimasti senza assessore. E sia chiaro: questo lo dico a prescindere dal consiglio comunale di Imer di mercoledì, perché non ho elementi certi – salvo quanto mi è stato riportato – per poter affermare che la reazione sia dovuta a quanto accaduto nella Comunità. Metterò in atto tutti gli strumenti possibili di ricucitura, ma certo non sarà rivista la composizione della giunta». G. Car.

 

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