NordEst

Scuola, Arten si mobilita e il Veneto richiama la Gelmini

Share Button
Il caso di Arten – Arten chiama all’appello i suoi cittadini per fare il punto sulla chiusura della scuola locale. Una decisione improvvisa che ha sconvolto la comunità decisa e comunicata a mezzo lettera nei giorni scorsi dall’Ufficio scolastico provinciale.

Salvo ripensamenti, il taglio è già deciso, nonostante i cospicui investimenti per renderlo sicuro e attrezzato. Proprio per questo scendono in trincea, una folta rappresentanza di genitori, il sindaco Gianluigi Furlin e molti cittadini arrabbiati per il possibile trasferimento a Fonzaso dei 65 alunni. Martedì sera alle 19 un’assemblea pubblica, per fare il punto sulla notizia che sconvolge la comunità.

De Bona in difesa delle scuole di montagna – L’assessore regionale Oscar De Bona, che si è fatto carico del problema fin da subito, martedì ha avuto un colloquio con Elena Donazzan responsabile dell’assessorato veneto all’Istruzione e al Diritto allo studio. «Voglio tranquillizzare genitori, insegnanti e amministratori pubblici locali – ha ribadito De Bona – in quanto la collega di giunta mi ha dato assicurazione che si attiverà senza indugio mettendo in campo tutte le azioni necessarie per salvaguardare i plessi di montagna.

Per discutere di questa questione ed esporre la situazione delle scuole del Veneto, Elena Donazzan s’incontrerà con il ministro Maria Stella Gelmini sabato prossimo, 7 aprile». Oscar De Bona ha aggiunto che l’assessore Donazzan ribadisce così la sua ferma posizione, già espressa anche in precedenti occasioni a Belluno e il suo assoluto impegno a difendere con forza la sopravvivenza delle strutture scolastiche della montagna veneta.

A rischio anche Foen – L’assemblea è stata indetta per il rischio di chiusura del plesso scolastico di Arten a causa del numero esiguo degli iscritti che secondo il decreto Gelmini non è adeguato ad un efficiente utilizzo delle risorse umane della scuola. Anche la scuola elementare di Foen, nel comune di Feltre, rischia la chiusura per lo stesso motivo. La provincia di Belluno conferma inoltre che per le altre situazioni a rischio (Fusine, 
Zoldo Alto, Zoppé di Cadore, Foen, Villabruna e le scuole dell’Agordino) sono state chieste garanzie al dirigente scolastico provinciale  che non ci sia alcuna modifica rispetto all’anno scolastico in corso.
 
L’assemblea di martedì – Il comitato Prà Gras in appoggio ai genitori che contrastano la chiusura della scuola elementare ha diffuso la notizia di un incontro martedì sera presso la scuola elementare di Arten per discutere e contrastare la possibile ipotesi di chiusura. Saranno presenti all’incontro oltre ad un comitato di genitori, il preside Graziano Baster e il sindaco di Fonzaso Gianluigi Furlin.
 
I sostenitori – Oltre al comitato formato dai genitori, anche gli insegnanti sono pronti alla battaglia. Il consigliere regionale Dario Bond si è dichiarato pronto a sostenere le scuole feltrine. Le trattative sono aperte sia a livello regionale che provinciale con un interessamento diretto anche da parte dell’Assessore regionale Oscar De Bona, che ha subito ha subito contattato il provveditore. Claudia Bettiol, l’assessore provinciale all’istruzione, ha affermato invece di aver già ottenuto una deroga per Arten. La situazione è ancora incerta per Foen.
 
I numeri della scuola – La chiusura della scuola causerebbe lo spostamento di 65 alunni che sarebbero trasferiti alla scuola elementare di Fonzaso, con un aumento notevole dei costi di trasporto a carico delle famiglie. La scuola è stata da poco messa a norma con un investimento di 500mila euro. E’ la prima scuola in Provincia di Belluno ad essere in regola con le normative antisismiche. I genitori hanno voluto sottolineare che la scuola è beneficiaria anche di un cospicuo lascito economico da parte di un emigrante grazie al quale sono stati acquistati materiali didattici. Risorse investite che andrebbero vanificate nel caso di chiusura.
Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *