NordEst

“Abbiamo litigato e mi voleva uccidere”

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Sarà operata nuovamente giovedì la donna ferita gravemene ad Appiano dal compagno di origine trentine. 

La terribile confessione 

"Abbiamo litigato e mi voleva uccidere. Mi ha sparato e poi si è sparato": è questo il drammatico racconto di Maria Nischler ai carabinieri dopo essere stata ferita a colpi di pistola dal suo compagno Robert Kessler nel loro monolocale in un residence ad Appiano.

La donna, si trova ricoverata in gravi condizioni all'ospedale di Bolzano, dove sarà sottoposta ad un secondo intervento per rimuovere una pallottola dal cranio. E' stata infatti raggiunta da due colpi di pistola: uno al torace, l'altro alla testa. Per escludere ogni dubbio è stato eseguito un esame sulla mano della donna per rilevare eventuali tracce di polvere da sparo.

Intanto il pm Guido Rispoli ha ordinato l'autopsia sulla salma dell'uomo e proseguono le indagini sull'arma, una pistola del calibro 7,65, che era stata venduta nel 2000 a Milano.

Una lite all'origine della sparatoria

Dopo l'ennesimo litigio, Robert Kessler 42 anni di Cles, ma residente a Lauregno, agricoltore di 42 anni, ha sparato più colpi di pistola alla convivente di 44 anni, Maria Nischler di Senales.

Il tragico episodio è avvenuto martedì notte ad Appiano, un paesino alle porte di Bolzano, alle 22.20. Robert Kessler e Maria Nischle da circa due mesi avevano preso in affitto un monolocale in un residence del piccolo centro altoatesino.

Martedì sera, durante un furioso litigio, l'uomo avrebbe impugnato una pistola calibro 7,65, che deteneva illegalmente e ha sparato due o tre colpi alla donna, ferendola al collo e al fegato. Quindi si è puntato la pistola alla tempia e si è ucciso.

Ad avvisare le forze dell'ordine è stata la proprietaria del residence dove la coppia alloggiava, dopo aver sentito il rumore degli spari. La donna è stata trovata a terra in un lago di sangue. Sul tragico episodio, indagano i carabinieri di Bolzano.

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