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San Martino Rolle, ennesimo incontro in Provincia: ecco il parere di un esperto sul futuro impiantistico locale (RELAZIONE)

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Dopo l’ultimo incontro dei giorni scorsi a Primiero, giovedì pomeriggio operatori e istituzioni locali sono di nuovo a Trento. Ecco la relazione tecnica di Italo Corona, del 2008, che propone alcune soluzioni ancora attuali

rolle

San Martino di Castrozza (Trento) – L’incontro con l’assessore provinciale Michele Dallapiccola previsto per giovedì 9 aprile, intende definire nel dettaglio – dopo i molti momenti di confronto precedenti – il protocollo San Martino Rolle. Tra gli operatori però, non mancano le perplessità su un’operazione che non sembra trovare una via d’uscita in tempi rapidi.

Al centro dell’attenzione in particolare le opere accessorie, che diventano urgenti, la strada di passo Rolle e il collegamento San Martino Rolle. Questi tre settori, costituiscono la base del protocollo, sul quale però ancora non si trova una via di uscita, nonostante i molti annunci dei giorni scorsi.

La soluzione del tecnico Italo Corona

Il tecnico locale, Italo Corona, con la sua azienda Cortech nel Vanoi, opera da tempo nel settore impianti e in particolare nel campo dell’innevamento artificiale.  Ha operato a lungo  in Val di Fiemme dove ha seguito da vicino tutte le evoluzioni nel settore impianti di risalita e anche, dal 1984, la programmazione e progettazione degli impianti di innevamento nel Comprensorio Fiemme-Obereggen.

“In particolare – spiega Corona – sono particolarmente fiero dell’impostazione data alla Società Cermis di Cavalese, sulle modalità di intervento e sui riscontri positivi ottenuti. Per questo ho ritenuto opportuno fare a suo tempo, un’analisi anche per la Società Rosalpina con il possibile collegamento Rolle. Tale relazione in veste preliminare – era già stata inviata ai vertici della società  nel 2008 – e poi al Consorzio Impianti e ad altri soggetti locali successivamente. Purtroppo però – conclude Italo Corona – sono passati 7 anni e non c’è stato nessun movimento tale che abbia ribaltato la situazione”.

Per questo il tecnico locale, Corona ci ripropone questa relazione tecnica sempre molto attuale, che rendiamo disponibile online, in un momento così importante per il futuro del comparto impiantistico, auspicando possa diventare contributo concreto per la discussione in corso.

Le proposte sul futuro impiantistico

Nella sua relazione, Italo Corona spiega che: “Lo scopo della relazione è quello di definire una serie d’interventi mirati a fare di San Martino di Castrozza una stazione sciistica di primaria importanza. Lo studio preliminare prevede interventi su piste e impianti della Società Rosalpina”.

In merito al collegamento con Rolle invece, nel 2008 la relazione precisava: “Collegare tra loro realtà sciistiche esistenti è la cosa più intelligente ed economicamente sopportabile per ampliare l’area sciabile. L’impianto previsto con partenza in Val Bonetta sarà ben servito con la seggiovia Bellaria Val Bonetta. Il costo previsto però rende il tutto difficilmente controllabile; inoltre diventa di semplice trasferimento, con la partenza in una zona gratificante, sotto il Colbricon, ma un arrivo nei pressi di una strada statale.

Ritengo – si legge nella relazione – auspicabile sondare la possibilità di farlo arrivare in zona Cavallazza. La discesa verso la Buca Ferrari sarà in parte sulla pista esistente Paradiso. La seggiovia Paradiso e un tratto di pista, servirà a portare gli sciatori in prossimità della stazione a monte della funivia e rientro. Avremmo così la possibilità anche estiva di accedere con facilità da San Martino ai laghi di Colbricon, altrimenti solo visibili da lontano. I costi dell’impianto, a parità di portata, si ridurrebbero notevolmente con benefici economici di pareggio rilevanti e risorse trasferibili alla zona Rosalpina”.

Scarica i documenti integrali

Relazione IMPIANTI SAN MARTINO

308 A

308 B

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2 Replies to “San Martino Rolle, ennesimo incontro in Provincia: ecco il parere di un esperto sul futuro impiantistico locale (RELAZIONE)

  1. Con tutto il rispetto per questo lavoro,non mi sembra peró molto attuale,é evidente che é stato fatto per la sola area ex Rosalpina quando la stessa non aveva ancora fatto propri gli impianti Colverde-Rosetta,l’esigenza attuale é di mettere in rete anche “l’area Pale” ,e qui non se ne fa cenno.
    Ritornare poi al vecchio collegamento per i laghi di Colbricon,per quanto esso possa essere meno costoso significherebbe risvegliare battaglie ideologiche,ricorsi ,chiacchere che si protrarrebbero per anni per portare a un nulla di fatto.
    Inoltre negli anni sono nati nuovi fenomeni come quello del Cristo Pensante che piaccia o non piaccia attira migliaia di escursionisti a Passo Rolle.
    Immaginare un collegamento solo per sciatori,come di fatto fa questa proposta perché nessun pedone salirebbe a Rolle usando 2 impianti e facendosi poi un lungo pezzo a piedi,tutti userebbero ancora la macchina e si renderebbe necessario ancora lo ski bus,é di fatto un pensiero vecchio.
    Non capisco perché non possiamo fare nostra l’idea di una cabinovia lungo l’asse della strada, con eventuali possibili stazioni intermedie (Fosse) che si adatterebbe a tutti i tipi di esigenza,sciatori,pedoni,uso estivo,bike ecc..E’ evidente che le soluzioni semplici non funzionano per questa valle,si preferisce farla morire…Contenti noi

  2. bello ! forse i camosci della cavallazza hanno pensato bene di ” suicidarsi ” qualche anno fa per non
    vedere il collegamento e i laghi di Colbricon hanno già tanti ( troppi ? ) fruitori con il nuovo ” sentiero ” da Rolle

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