Primo Piano Primiero Vanoi

San Martino di Castrozza, Partecipazioni Territoriali annuncia l’avvio dei lavori a Ces

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Dopo mesi di grande attesa, da mercoledì 20 luglio sono iniziate ufficialmente le opere di rilancio del comparto impiantistico locale a Ces

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Cantieri al via a San Martino di Castrozza (foto P. Bancher)

Primiero San Martino di Castrozza (Trento) – Si tratta del primo tassello, previsto dal protocollo siglato nei mesi scorsi tra Enti e operatori con la Provincia di Trento, che prevede una serie di opere per il rinnovamento della skiarea ai piedi delle Pale.

>Il protocollo integrale siglato con la Provincia nel 2015

ces2L’avvio delle opere

Il presidente di Partecipazione Territoriali, Denni Bettega,  a nome di tutti gli operatori e dei soggetti coinvolti nell’operazione, esprime grande soddisfazione per l’avvio del cantiere in vista del prossimo inverno.

“E’ stato ritirato il permesso di costruire proprio in queste ore – spiega Bettega – ed hanno avuto inizio mercoledì 20 luglio i primi lavori, con l’esbosco dell’area interessata dal bacino a Ces.

La selezione delle imprese per i lavori di posa delle reti di innevamento e reti elettriche è prevista nei prossimi giorni”. Si tratta di una vera e propria iniezione di fiducia per le molte imprese locali coinvolte nell’operazione.

Soddisfazione dalla Comunità

In seguito alle diverse sollecitazioni degli operatori e dei censiti, nei giorni scorsi il presidente della Comunità di Primiero Roberto Pradel, aveva anticipato la data del 20 luglio come inizio ufficiale dei cantieri. In queste ore Pradel si dice particolarmente soddisfatto per l’importante lavoro di squadra svolto in questi mesi.

Tecnicamente giovedi 14 luglio con il passaggio in commissione edilizia fatta in Comunità di Valle si è concluso l’iter autorizzativo. Martedi 19 la forestale ha preparato il piano di taglio della parte boscata che interessa il bacino di Ces.

Da mercoledì 20 luglio – data che coincide anche con la formale delibera di impegno all’acquisto da parte di Trentino Sviluppo delle opere realizzate –  hanno preso il via ufficialmente i lavori.

Nelle prossime settimane è atteso in zona anche l’assessore provinciale Michele Dallapiccola che in più occasioni si è speso personalmente per risolvere le problematiche in campo, sollecitando una rapida soluzione.

Le imprese incaricate

Realizzazione Bacino Innevamento

ATI  (Associazione Temporanea Imprese) Sevis S.r.l.-Zugliani S.r.l.

Realizzazione sala pompe Bellaria

ATI Iagher Mario s.a.s. –  Costruzioni Cemin Dario S.r.l.

Realizzazione sala pompe Valcigolera

ATI Zugliani S.r.l.  – EdilTomas S.n.c.

Fornitura Impianti e apparecchiature innevamento

TechnoAlpin S.p.a.

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4 Replies to “San Martino di Castrozza, Partecipazioni Territoriali annuncia l’avvio dei lavori a Ces

  1. Risolvere i problemi alla radice, individuando quali sono le cause di un mancato utilizzo di parte degli impianti di Ces, questa è a mio avviso la maniera più logica di agire..
    Per quanti cannoni possano essere posizionati sulla Rossa di Ces, rimarranno i problemi legati al vento e alle valanghe che determinano in maniera sostanziale il funzionamento dell’impianto e ad un rifugio che prima o poi scenderà nella Val Boneta. E’ giusto che qualcosa possa partire, ma così è come aggiustare la carrozzeria di una macchina sapendo che il motore non sempre funziona, un palliativo per chi ci crede ( aimè ). Ma forse è già stato stabilito che Punta Ces rimarrà un binario morto del carosello di San Martino!?
    Non sono in grado di quantificare certi dettagli tecnici, ma ho anche il dubbio (forse non vero)che la portata d’acqua per mantenere il bacino attivo sia altamente insufficiente se non si peschi direttamente dalla Valcigolera. La Brentela ha una portata ridicola rispetto alle esigenze.
    E l’aumento del fabbisogno di energia elettrica, con quali soldini andrà pagato? Ma forse mi sbaglio, qualcuno può sollevarmi GENTILMENTE da questi dubbi? ( dal momento che i sodi di mamma Provincia sono di tutti noi!!)

  2. Oltre che al pessimismo penso che molti parlano senza sapere neppure come si svolgono le cose… Quanta fatica ci vuole per mettere d’accordo tutte le categorie economiche , per non parlare di quanto sia complicato l’iter burocratico sui permessi o addirittura sulla costituzione di una società per poter eseguire le opere…. Tutti parlano come se avessero la bacchetta magica ma poi alla fine sempre i soliti fanno le cose o cercano in qualche modo di contribuire economicamente con risorse e rischio proprio ….. Meno chiacchiere e più fatti signori se vogliamo risollevarci da questa situazione perché gli altri di sicuro non vengo a risolverci i problemi…
    E cerchiamo di essere positivi che questa può ed è a mio avviso l’occasione per ripartire….
    Buon lavoro a tutti !!!!

  3. che pessimista!!! ho dovuto ricredermi anch’io .
    i lavori sono partiti e per la valle è secondo me è una boccata d’ossigeno,se i lavori non finiscono per l’inverno fa lo stesso l’importante è che qualcosa è partito.
    Altrimenti si era la fine!!!

  4. Questo è sicuramente un primo importante passo, però poco sostanzioso di fatto e rischia di essere fumo negli occhi.
    Sicuramente non sufficiente a “rilanciare” una zona ormai in agonia per non dire in coma. I tempi per completare tutto sono (troppo) lunghi e richiedono investimenti che difficilmente troveranno riscontro in termini privati. Quindi prima di gettare illusioni, in questo periodo, è meglio andare con i piedi di piombo.
    Io non sono fiducioso, anche se naturalmente mi auguro che tutto andrà a buon fine e sarò il primo ad essere felice e complimentarmi con tutti. Se, infatti, anche questa volta il Primiero non saprà scegliere (e non ci sono più scuse, visto il riassetto istituzionale) o non saprà investire (privati!), possiamo chiudere tutta la Valle che già è in ginocchio, ferma, piatta da tempo… e non so se si risolleverà.
    La crisi economica colpisce tutto e tutti, e questo non è colpa di tizio o caio. Ma il Primiero è isolato geograficamente, è economicamente e commercialmente fermo, e la qualità dell’offerta turistica (e quindi anche delle presenze) è molto, molto bassa.
    Dati economici alla mano, è la Comunità più in sofferenza di tutto il Trentino….e non pare ci siano grossi spiragli di sviluppo.
    Speriamo in bene. Di sicuro la strada è irta e molto tortuosa.

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