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Safilo: sciopero a Longarone contro chiusura impianto, presente anche il Vescovo con molti amministratori

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Circa 2.000 partecipanti, agitazioni anche a Padova e Santa Maria di Sala. Tra le delegazioni sindacali presenti al corteo ci sono quelle di Luxottica e Marcolin, della Filctem CGIL Veneto, della Fiom del Veneto e di molte altre realtà del territorio. Il sindaco di Longarone Roberto Padrin che è anche presidente della provincia, pronto a portare una rappresentanza di lavoratori a Sanremo: “Questo stabilimento non può chiudere”

La manifestazione a Longarone nel Bellunese [ph Filctem CGIL Veneto]

 

NordEst – Sciopero a Longarone (Belluno) dei lavoratori di Sàfilo indetta dalle organizzazioni sindacali dopo l’annuncio dell’intenzione da parte dell’azienda, il 26 gennaio scorso, di dismettere la produzione nello stabilimento bellunese in cui operano 472 dipendenti. Secondo fonti della questura i partecipanti sarebbero circa duemila.

Presenti alla manifestazione anche il sindaco di Belluno Oscar De Pellegrin, quello di Longarone Roberto Padrin, anche presidente della Provincia di Belluno, il Vescovo di Belluno e Feltre Mons. Renato Marangoni e una decina di sindaci dei comuni limitrofi.

Le agitazioni sono estese anche alla sede centrale di Padova e all’impianto di Santa Maria di Sala (Venezia). Per il prossimo 22 febbraio è intanto convocato nella sede della Regione Veneto, a Venezia, il tavolo tecnico per un primo confronto in cui l’azienda sarà chiamata a rappresentare la situazione e prospettare uno studio sulle possibili soluzioni.

Fra queste, secondo quanto si apprende, vi sarebbe un’ipotesi di cessione dello stabilimento a società dell’occhialeria che operano nell’area, procedura di cui si stanno occupando advisor nominati dalla stessa Sàfilo. Indiscrezioni provenienti da fonti qualificate locali riferiscono di contatti su tale ipotesi con Thèlios, operatore controllato da Lvmh con stabilimento di produzione a poche centinaia di metri dalla sede di Sàfilo, circostanza che la casa francese non ha finora smentito.

Sàfilo era già stata interessata da una forte riduzione del personale, corrispondente a 400 unità su quasi 900 addetti, in seguito al piano di ristrutturazione presentato nel 2019 e che si era conclusa lo scorso marzo attraverso incentivi all’esodo volontario.


In breve

Firmata la cassa integrazione straordinaria per la Wanbao-Acc di Mel. «La firma è una notizia importante, perché tutelerà i lavoratori nella fase di sviluppo del progetto industriale del gruppo LU-VE-Sest previsto per il sito di Borgo Valbelluna e agevolerà il lavoro della task force regionale finalizzata al ricollocamento dei lavoratori in esubero strutturale». Così l’assessore regionale al Lavoro, Elena Donazzan, ha annunciato la firma, da parte del Ministero del Lavoro, del decreto di concessione della cassa integrazione straordinaria per i 145 lavoratori dello stabilimento Wanbao-Acc di Mel.

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