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Sos da Primiero 1966 – 2016, Stazione Radio Speciale al Palazzo delle Miniere: “Un Grazie in Onde Corte” (VIDEO)

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In occasione del 50° dell’Alluvione, al Palazzo delle Miniere di Primiero, giovedì 8 dicembre Speciale Stazione Radioamatoriale con collegamenti in Europa e non solo. Nel pomeriggio alle 17.30 in Comunità, inaugurazione della Mostra “Primiero e lo spartiacque del 1966” visitabile fino al 6 gennaio. Seguirà l’allestimento della stessa mostra a Mezzano (Centro civico) dal 13 gennaio al 12 febbraio e infine all’ecomuseo del Vanoi dal 13 febbraio 2017 al 1° maggio 2017

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Radioamatori mobilitati nel 1966 per la prima radioassistenza alle popolazioni alluvionate nel Primiero Vanoi (Trentino) ma non solo. Guarda il nostro Speciale 50° Alluvione a NordEst

 di Paolo Loss (ARI Primiero)

Primiero (Trento) – I radioamatori di Primiero e Vanoi, non dimenticano l’alluvione 1966. A 50 anni da quel tragico evento, hanno deciso di coinvolgere tutta la popolazione, invitandola a visitare la speciale stazione radioamatoriale che sarà allestita al Palazzo delle Miniere dalle 9 di giovedì 8 dicembre.

Saranno presenti due dei cinque radioamatori che hanno partecipato all’emergenza del novembre 1966. Tra gli aspetti più interessanti da segnalare, oltre la suggestiva cornice di attivazione della stazione, va detto che i due radioamatori che verranno a Primiero (Canova e Luchi) non si sono mai incontrati di persona prima d’ora, pur avendo operato nel 1966 in Valle.

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Durante la giornata, installeremo una stazione radio con la quale verranno collegate stazioni italiane ed europee per diffondere il nostro messaggio di ringraziamento per quei Radioamatori che da Feltre, Trento e Sanremo accorsero nel Primiero Vanoi con le loro apparecchiature per trasmettere telegrammi, coordinare l’arrivo dei soccorsi e dare voce alle nostre richieste di aiuto.

I ricordi in “onda” a Primiero

La Comunità di Primiero conosce i radioamatori in una circostanza tragica, l’alluvione del 4 novembre 1966. In quei giorni tragici per alcune zone dell’Italia nord-orientale e centrale i radioamatori si attivarono immediatamente per formare una maglia radio per raccogliere e diffondere le informazioni da e per le zone colpite.

A Primiero, zona rimasta completamente isolata a causa delle strade di collegamento interrotte da frane e ponti crollati, intervennero alcuni radioamatori che furono in grado, già dai primi giorni, di lanciare messaggi per richiedere aiuti, richiedere materiali e cose necessarie per far fronte alle emergenze, nonché rassicurare parenti e conoscenti che si trovavano all’esterno delle zone colpite.

Da Feltre giunsero Giovanni Catalano (I1CTL) e Giovanni Canova (I1VIB). Da Trento Federico Luchi (I1AHO) insieme a due radioamatori di Sanremo Attilio Sacco (I1BAY) e Roberto Comboni (I1COB). Antonio “Nino” Torre (I1WBH) di Sanremo rimase a Trento nella sede delle Poste e Telecomunicazioni per ricevere i messaggi lanciati dai colleghi.

Fu la prima vera esperienza del “Corpo Emergenza Radioamatori” (C.E.R.) fondato pochi mesi prima, oltre che la prima esperienza di stazioni radioamatoriali “portatili” ovvero operative immediatamente al di fuori dal proprio indirizzo di abitazione senza dover richiedere una apposita autorizzazione al Ministero delle Telecomunicazioni.

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 I radioamatori nell’emergenza del 1966, collegarono via radio la sede delle Poste di Trento (sopra) con San Martino di Castrozza (nella foto in basso sotto) ma non solo

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I racconti dei radioamatori di allora, raccolti da ARI Primiero

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