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Processo ‘Perfido’: due nuove condanne per mafia in Trentino

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Dopo la prima sentenza dello scorso febbraio, sono stati condannati dal Tribunale di Trento in composizione collegiale altri due imputati. Sentenza Perfido, Fugatti: “Risarcimenti, un ottimo risultato”

Trento – Si riferiscono ai procedimenti giudiziari scaturiti dall’operazione “Perfido”, sulle infiltrazioni della ‘ndrangheta nel settore del porfido in Trentino. Si tratta di Domenico Morello e Pietro Denise, rispettivamente condannati a dieci e a otto anni di carcere.

La sentenza è stata letta davanti agli imputati presenti in videocollegamento e alle parti civili dal giudice Stefan Tappeiner. A Morello e Denise, che avevano chiesto il rito abbreviato condizionato, senza dibattimento ma con l’audizione dei testimoni, è stata comminata anche la pena di interdizione perpetua dai pubblici uffici e l’obbligo di risarcimento in solido del danno subito dai tre operai di origine cinesi, secondo l’accusa ridotti in schiavitù, e del danno d’immagine subito dalla Provincia autonoma di Trento (fissato in 300.000 euro), dal Comune di Lona Lases (150.000 euro), dall’associazione Libera (50.000 euro), dalla Fillea Cgil (50.000 euro) e dalla Filca Cisl (50.000 euro). Non è stata invece accolta la domanda di risarcimento della cooperativa Altrotrentino, editrice di Qt.

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