NordEst

Primarie PD, si va al ballottaggio Bersani: “Risultato molto forte” Renzi: “Ora si riparte da 0-0”

Share Button


?IL VOTO IN VENETO


?IN FRIULI VENEZIA GIULIA


Adnkronos – Secondo i primi dati ufficial forniti dal Comitato per le primarie, Pier Luigi Bersani è al 44,6%, Matteo Renzi al 36,9%, Nichi Vendola al 14,4%, Laura Puppato al 3% e Bruno Tabacci all’1,2%. Come ha chiarito Nico Stumpo, il coordinatore delle primarie, si tratta di dati di "ingresso" che "non hanno valenza statistica". I voti (910.405 in totale) sono relativi a 3411 seggi. In dettaglio, Bersani ha avuto 406.034 voti, Renzi 335.648, Vendola 131.041, Puppato 26.890, Tabacci 10.783.

L’affluenza è stata altissima durante la giornata di voto. A seggi chiusi il comitato Renzi, in ragione dei dati in suo possesso, registra la partecipazione di 4.010.000 votanti. Secondo le stime ufficiali alle 17.30 avevano votato 2,45 milioni di persone (1.300.000 elettori alle 13.30). ‘E’ un evento storico’, ha sottolineato Nico Stumpo, coordinatore delle primarie. Un milione e mezzo le persone che si sono pre-registrate per il voto e la stragrande maggioranza lo ha fatto online.

A confermare i dati "molto buoni" dell’affluenza anche il sindaco di Firenze Matteo Renzi mentre era in coda al seggio di piazza dei Ciompi, a Firenze (sede dell’Arci). "Faccio la fila come tutti gli altri", ha detto il candidato alle primarie del centrosinistra che è riuscito a votare solo dopo oltre due ore e trenta di fila. "Mi scappa da ridere pensando che chiedevamo più seggi e ci hanno detto che non servivano", ha scritto in un tweet mentre era dietro agli altri. Prima parlando con i suoi vicini di fila di questo aspetto, aveva detto a una signora: "Lo so, non mi faccia dire niente. Le regole non le ho fatte io".

A Firenze "la partecipazione della gente è stata meravigliosa. Sono felice, orgoglioso e contento", ha detto poi Renzi dopo il voto lamentando comunque la carenza di seggi nella sua città: "forse si poteva fare qualche seggio in più". E poi: ‘Se, come è possibile, ci sarà il ballottaggio, prepariamoci all’ultima settimana di un’esperienza straordinaria. Le primarie del centrosinistra – ha aggiunto – hanno cambiato la storia degli ultimi mesi della politica italiana, e spero che anche il Pdl le faccia’.

Pier Luigi Bersani ha votato al seggio di via XXIV Maggio a Piacenza. Accompagnato dalla moglie e dalle figlie, il segretario del Pd sottolinea che oggi "è il giorno della festa della democrazia. E’ stata una campagna elettorale meravigliosa con una partecipazione incredibile". Bersani resta con i piedi per terra e anche se alcuni sondaggi lo danno in vantaggio tende ad escludere la vittoria al primo turno nella corsa alle primarie del centrosinistra. "La vittoria al primo turno magari sarà difficile. Abbiamo voluto il secondo turno, siamo in cinque, ma quello che voglio far capire agli italiani è che vorrei cambiare il linguaggio: basta favole".

Dopo aver votato, il segretario del Pd ha sottolineato che "non è questione per un candidato di dover piacere ma di essere credibile". Il segretario del Pd ha detto come Renzi sia "una persona combattiva che ha sollevato una sfida non da oggi". Un "combattivo", "un’energia" con "magari qualche sbavatura di troppo nei toni di discussione". Alla fine della sfida, Bersani è convinto che il sindaco di Firenze "sarà più convinto che il Pd è una grande risorsa per il Paese".

Il segretario del Pd distende i toni ed è pronto a offrire un boccale di birra ai suoi quattro sfidanti. "Sono stati bravi. Ci siamo dati qualche calcetto, ma non mettono in discussione la lealtà di tutti, l’aiuto che ci daremo. Io finita questa storia gli offrirò una birra, se vogliono". Bersani non è meravigliato dall’alta partecipazione alle primarie. "C’è ancora tanto da fare contro l’antipolitica, perché c’è un disagio enorme, una disaffezione, che io mi propongo se toccasse a me di guardare in faccia. Ma oggi abbiamo rotto un po’ quel muro che c’è tra politica, istituzioni e cittadini". Le primarie dunque, sono "un regalo a noi e anche all’Italia. La gente vuole partecipare, perché ci stupiamo?".

Al fianco di Bersani, come sempre da 40 anni la moglie Daniela Ferrari, 61 anni di Bettola, che ha il sorriso sereno di chi è abituata alle sfide. Per l’intera campagna elettorale è rimasta in silenzio, oggi ha sciolto la tensione con una battuta: "Mio marito un usato sicuro? Direi serio", ha detto all’Adnkronos. Un messaggio allo sfidante più temibile, Matteo Renzi che sabato aveva definito un "usato sicuro" il segretario del Partito democratico. Una sfida a cinque che secondo i sondaggi vede favoriti, oltre a Bersani proprio il sindaco di Firenze. "Penso che si arriverà al ballottaggio", ha aggiunto la Ferrari che da 30 anni lavora in una farmacia comunale di Piacenza. In attesa dei risultati, non nasconde la difficoltà di dividersi tra carriera, impegni casalinghi (ha due figlie Elisa e Margherita, ndr) e quelli politico del marito. "Ho vissuto questi mesi dovendo pensare a tutto, un’organizzazione pesante ma incrociamo le dita", ha detto prima di salutare e tornare al fianco del marito.

Dopo aver votato per le primarie del centrosinistra nel seggio di via XXIV Maggio a Piacenza, Bersani è tornato a casa a Bettola, prima di un pranzo in famiglia con i suoceri. Sulla tavola, secondo indiscrezioni, uno dei piatti preferiti del segretario del Pd: il merluzzo in umido con la polenta. Secondo i risultati acquisiti dall’Adnkronos, nel comune di Bettola dove il segretario del Pd è cresciuto e oggi ha trascorso l’intera giornata con la sua famiglia, Bersani ha ottenuto 222 preferenze rispetto alle 35 conquistate da Matteo Renzi.

Giornata densa di appuntamenti e iniziata di buon mattino quella del sindaco di Firenze, Matteo Renzi che in mattinata ha partecipato alla maratona cittadina nella ‘sua’ Firenze senza dimenticare di lanciare un appello agli elettori: "Votate chi vi pare, ma votate". A scatenare l’ira dei renziani, oggi ci ha pensato Susanna Camusso che ha dichiarato, a urne aperte, il suo voto a favore di Bersani. E non solo. Durante la trasmissione ‘In mezz’ora’, il segretario della Cgil ha detto che la vittoria di Renzi "sarebbe certamente un problema. Le sue proposte sul lavoro sono molto distanti dalle nostre e sono un problema per il paese". Apriti cielo. "L’intervento di Susanna Camusso a urne aperte contro Matteo Renzi mi pare davvero scorretto, è chiaro che anche ai piani alti della Cgil si ha paura del cambiamento", ha tuonato Mario Adinolfi.

Polemico anche lo stesso renzi dopo il voto: "Spero che arrivi presto un giorno nel quale il segretario della Cgil non intervenga, nel giorno delle elezioni, a urne aperte e sulla tv pubblica, per ‘endorsare’ al contrario un candidato, per dire ‘tutti tranne uno’.

Nichi Vendola ha votato nel suo Comune a Terlizzi comunicandolo poi su Twitter: "È sempre un’emozione farlo a casa propria, nella propria città. Sono fiducioso". ‘Dirà poi in serata: "Abbiamo scritto, credo, una pagina di bella politica. Oggi il centrosinistra è un po’ più forte perché ha ritrovato un popolo. Ora deve cercare di non abbandonarlo. E’ stata una bella gara, una bella sfida – ha aggiunto Vendola – Le primarie hanno dimostrato che la politica può essere un modo di ragionare su questioni cruciali della vita, del nostro Paese, un modo per illuminare la crisi, le sue radici e per trovare soluzioni per uscire da questa situazione angosciante’.

Per il candidato Bruno Tabacci che è rimasto in coda 20 minuti a Milano, "con le primarie, partecipate e trasparenti, abbiamo avvicinato la gente alla politica: questa era l’operazione che serviva". Giudica l’affluenza alta "un fatto politico di enorme rilevanza per il Paese, solo se si considera che poche settimane fa alle elezioni regionali in Sicilia la disaffezione degli elettori aveva raggiunto livelli senza precedenti".

"Ma questa attenzione raccolta dalla coalizione che fino a un anno fa era all’opposizione del governo Berlusconi e che si candida a governare proponendo un’alternativa radicale al berlusconismo rappresenta soprattutto – ha sottolineato Tabacci- il segnale che gli italiani non hanno dimenticato chi sono i veri responsabili della situazione difficilissima in cui versa il Paese, e lo dimostrano oggi in massa, proprio mentre il Cavaliere accarezza l’idea di tornare a candidarsi’.

Laura Puppato, che è l’unica donna in corsa alle primarie del centrosinistra oltre a essere l’unica a rappresentare l’area geografica del Nordest del Paese, ha votato a Montebelluna e ha sottolineato a SkyTg24 che ‘le primarie sono state troppo brevi. In caso di eventuale ballottaggio penso che potranno esserci anche delle sorprese’.

Share Button

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *