NordEst

Polveri oltre i limiti: si salva solo Belluno

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Seppur salvata dal vento di questi giorni, Venezia, a quota 55, non può certo dirsi fuori dall’allarme smog. Sotto inchiesta anche l’inquinamento acustico. In città il rumore è sempre fuori legge. Oltre i limiti concessi i decibel registrati, tre giorni su tre, sia di giorno che di notte.
 
E’ questo il quadro che emerge dalle analisi compiute a Venezia in Piazzale Roma – S.Croce, all’altezza del civico 496, in prossimità dell’ingresso dell’Autorimessa Comunale, dal Treno Verde, la storica campagna di Legambiente e Ferrovie dello Stato Italiane, realizzata con la partecipazione del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare e con il contributo di Enel Green Power.
 
I dati del monitoraggio, sono stati presentati in conferenza stampa a bordo del convoglio ambientalista in sosta al binario 14 della stazione di Venezia Santa Lucia da Gigi Lazzaro, Presidente Legambiente Veneto, Rossella Muroni, Direttrice generale Legambiente, Gianfranco Bettin, Assessore Ambiente e Città Sostenibile, Città di Venezia, Luca Ricciardi, Responsabile Laboratorio mobile di Rfi e da Claudio Fiorentini, Responsabile Enel Relazioni Esterne Macro Area Nord.
 
Le analisi commentate sono il frutto delle 72 ore di monitoraggio realizzate dal laboratorio mobile della Struttura Operativa ‘Laboratori di Prove e Misure’ di Rfi (Rete Ferroviaria Italiana), nelle intere giornate di domenica 1, lunedì 2 e martedì 3 aprile. Secondo quanto emerso nei tre giorni di monitoraggio, sono risultati sotto controllo i valori di benzene, biossido di zolfo, monossido di azoto, monossido di carbonio e ozono. Per quanto concerne i valori relativi alle polveri sottili, queste si sono attestate al di sotto della soglia di guardia, non superando mai il limite giornaliero di 50 mg/m3 previsto dal DL n. 155 del 13/08/2010. La media giornaliera di Pm10 più alta è stata di 40 mg/m3, registrata nel primo giorno di osservazione.
 
‘Riflettere sulla situazione regionale veneta può essere al contempo da monito e da spunto per i problemi legati all’inquinamento atmosferico che affliggono gran parte del nostro Paese – dichiara Rossella Muroni, Direttrice generale Legambiente – Qui, come in tante altre regioni, è necessario intervenire con politiche incentrate sulla mobilità sostenibile e sull’efficienza energetica, attraverso misure concrete ed efficaci, orientate a raggiugere gli obiettivi di riduzione delle emissioni. Pertanto, la gestione dei territori urbani è di primaria importanza. Puntando su soluzioni adeguate, le città possono essere il fulcro di un cambiamento sostenibile. Per quanto riguarda la mobilità urbana, la proposta di Legambiente punta su un obiettivo riassumibile nella formula 30-30-30′.
 
‘Il traguardo da proporre, per il 2020 – sottolinea Muroni – è quello di portare al 30% sul totale la percentuale di spostamenti in bicicletta in ambito urbano, trasformare in corsia preferenziale almeno il 30% della rete del servizio di trasporto pubblico locale di superficie, ampliare le zone 30, le Ztl e le isole pedonali. Anche per quanto concerne l’efficienza energetica – conclude Muroni- le città, in sinergia con le Regioni, possono essere protagoniste del cambiamento, dotandosi di regolamenti edilizi sostenibili che possano rendere le nostre case e le nostre città più vivibili attraverso riduzione dei consumi, innovazione tecnologica e l’utilizzo delle energie rinnovabili.’
 
‘I valori insolitamente bassi che emergono dal monitoraggio del Treno Verde, sono una goccia rispetto al mare di smog che sovrasta la Regione – dichiara Gigi Lazzaro, Presidente Legambiente Veneto – Viviamo una situazione conclamata di allarme riguardo la qualità dell’aria. A Venezia, come in tutto il territorio regionale, bisogna mirare dritto alle cause del problema: il riscaldamento ed il traffico veicolare".
 
"Non sono dunque più rimandabili – continua Lazzaro- azioni mirate a favorire la mobilità alternativa all’auto. In tutta l’area metropolitana della laguna e’ indispensabile potenziare i mezzi di trasporto pubblico istituendo corsie preferenziali e percorsi dedicati ma anche promuovendo in questo senso un’opera di sensibilizzazione verso i cittadini. Altra necessità riguarda il servizio metropolitano regionale, ad oggi, sotto dimensionato per numero di corse e vittima di tagli e finanziamenti ridotti. Del resto, i numeri che indicano la spesa regionale per le infrastrutture, parlano chiaro: per il 92,3% le risorse sono dirette al settore delle strade e delle autostrade’.
 
‘Iniziative come questa del ‘Treno Verde’ promossa da Legambiente contribuiscono a formare una coscienza diffusa della sostenibilità ambientale – ha commentato, Claudio Fiorentini Responsabile Relazioni Esterne Territoriali Macro area nord Enel – Come Enel Green Power crediamo fortemente nel valore e nelle potenzialità dell’efficienza, del risparmio energetico e della produzione da fonti rinnovabili".
"Fonti – ha concluso – che non sono solo a basso impatto ambientale, ma utilizzano al meglio le risorse presenti sul territorio, grazie ad impianti distribuiti di piccola e media taglia. Una produzione sostenibile dell’energia, la maggior attenzione al risparmio energetico e lo sviluppo e diffusione della mobilità elettrica, costituiscono una risposta certa in termini di riduzione dell’inquinamento e dei gas serra, per contrastare il cambiamento climatico e dare un contributo importante alla costruzione di un futuro sostenibile per il nostro Paese’.
 
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