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Pil, Coldiretti: crollano consumi, -5% pasta

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A causa della crisi, i consumi alimentari degli italiani sono scesi sui valori minimi dagli anni ottanta

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NordEst – ​A trascinare verso il basso il prodotto interno lordo (PIL) è il crollo dei consumi che prosegue all’inizio del 2014 ed è stato pari ad oltre il 2 per cento per gli acquisti alimentari con punte, in valore, del 4 per cento per la verdura e del 5 per cento per la pasta, che rappresentano componenti di base della dieta delle famiglie secondo l’Ismea. E’ quanto afferma la Coldiretti nel commentare i dati Istat sull’andamento del Pil nel primo trimestre del 2014 nell’evidenziare che l’unico segnale positivo è, nonostante tutto, l’aumento congiunturale dell’agricoltura.

A causa della crisi, i consumi alimentari degli italiani sono scesi sui valori minimi dagli anni ottanta con la spesa alimentare per abitante che era sempre stata tendenzialmente in crescita dal dopoguerra, fino a raggiungere l’importo massimo nel 2006 per poi crollare da allora, progressivamente ed in misura crescente ogni anno, secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat sui consumi finali delle famiglie a valori concatenati.

Una leggera inversione di tendenza positiva è attesa per il 2014 perché – conclude la Coldiretti – sarà proprio la spesa alimentare, che rappresenta la seconda voce dei budget familiari, a beneficiare maggiormente del bonus di 80 euro al mese per alcune categorie di lavoratori dipendenti, disoccupati e cassintegrati che destinano una quota rilevante del proprio reddito all’acquisto del cibo.

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