NordEst

Pesce avariato, il ministro Zaia salva le tavole degli italiani

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'Adesso gli italiani possono mangiare tranquillamente il capitone e ogni altro tipo di pesce''. Cosi' il ministro delle politiche agricole, Luca Zaia, che a Venezia ha illustrato l'operazione ''capitone sicuro''.

Dal 12 al 29, infatti, le capitanerie di porto hanno sequestrato, in collaborazione con gli altri organi di polizia, 138 tonnellate di pesce non in regola, in gran parte dei porti italiani. ''Ben 7mila i controlli e 2000 gli uomini impiegati – riferisce Zaia – e ben 600 i reati contestati, con 700 mila euro di sanzioni''.

Dal pesce conservato male a decine di tonnellate di mitili coltivati in modo abusivo, da 4 quintali di datteri che non potevano essere immessi sul mercato, al pollak venduto come merluzzo: i controlli hanno permesso di smascherare numerose falsificazioni che, secondo il ministro, ''inquinano'' un settore importante come quello della pesca, che da' lavoro a ben 50 mila addetti distribuiti in 14 mila imbarcazioni.

''Un comparto che va garantito rispetto ad una concorrenza straniera – sottolinea Zaia – che introduce in Italia il 60% del pesce che finisce sui nostri mercati''.

L'operazione (''la piu' estesa mai compiuta nel mondo della pesca'') consente ai consumatori di ''fare ora la spesa in sicurezza ed in tranquillita''', conferma il ministro, aggiungendo come assicurazione che ''gli stessi consumatori debbono sapere che per chi si comporta male c'e' la certezza della punibilita'''. ''Buon capodanno con il capitone sicuro'' e' l'augurio del ministro per il fine anno.

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