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Paralimpiadi: assessore Lanzarin, “Auguri agli 11 atleti veneti in gara con la vita”

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Gli atleti veneti gareggeranno in otto discipline diverse: handibike, scherma in carrozzina, atletica leggera, tennis tavolo, triathlon, vela, nuoto, tiro a segno

francesca-porcellato

Venezia – “Un applauso d’incoraggiamento e un augurio speciale agli 11 atleti veneti impegnati da domani, insieme alla rappresentativa azzurra, nei Giochi Paralimpici di Rio 2016. Abbiamo tifato con il cuore gli atleti olimpici, ma per questi campioni che hanno imparato a vivere e a lottare due volte, il nostro tifo è ancora più forte, e diventa un abbraccio di ammirazione, fiducia e sostegno: le ‘imprese’ sportive che li hanno qualificati, portandoli fino a Rio de Janeiro, sono un segno di speranza e di coraggio per tutti noi”. Questo l’augurio che l’assessore al Sociale della Regione Veneto, Manuela Lanzarin, rivolge agli 11 atleti veneti che fanno parte della squadra dei 94 azzurri che partecipa ai Giochi Paralimpici di Rio de Janeiro, in scena da domani 7 settembre al 18 settembre, nei medesimi impianti che hanno ospitato sino allo scorso 7 agosto la 31° edizione dei Giochi olimpici internazionali.

Gli 11 atleti, tutti veneti per nascita o residenza (Alex Zanardi, Beatrice Vio, Alessio De Vidi, Francesca Porcellato, Francesco Bettella, Marta Zanetti, Michela Brunelli, Michele Ferrarin, Nadia Fario, Xenia Francesca Palazzo), gareggiano in otto discipline diverse (handibike, scherma in carrozzina, atletica leggera, tennis tavolo, thriatlon, vela, nuoto, tiro a segno): rappresenteranno il Veneto e i tanti atleti e rispettive società venete di sport per disabili nella massima competizione sportiva mondiale che, dal 1960, segue a ruota, la disputa delle Olimpiadi.

“Le Paralipiadi – sottolinea Manuela Lanzarin – non sono Olimpiadi di serie B, ma rappresentano l’essenza stessa dello sport: la voglia di vivere e di competere, prima di tutto con se stessi, per superare paure e limiti e affermare tutta l’energia, la grinta e la passione di chi non si arrende mai, senza arretrare di un millimetro di fronte alla cosiddetta ‘disabilità’. Ringrazio in anticipo i nostri atleti della testimonianza che ci danno e invito tutti i veneti a seguire con passione le imprese di Rio e a tifare i nostri azzurri (e i loro sfidanti), perché – anche senza aspettare i risultati del medagliere – loro hanno già vinto la sfida più grande: quella con la propria voglia di vivere”.

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