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Nuovo ospedale Trento, sentenza choc del Consiglio di Stato: si riparte dalla prima gara

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Il Consiglio di Stato, ha annullato la revoca del primo bando

L’attuale ospedale di Trento, il Santa Chiara

Trento – È come riportare tutta la procedura al 2011, quando venne pubblicato il primo bando per un ospedale da realizzare a Trento Sud in project financing. Un ospedale che era stato promesso ai cittadini per il 2018, in sostituzione dell’ospedale Santa Chiara che – secondo gli esperti – non risponde più da tempo alle esigenze della sanità moderna.

E’ stata depositata lunedì la sentenza del Consiglio di Stato relativa all’appello promosso da RTI CMB sc, ovvero uno dei quattro Raggruppamenti di Imprese partecipanti alla gara originaria indetta per la realizzazione del Nuovo Ospedale del Trentino. Con tale pronuncia il Giudice di appello ha annullato la sentenza del TRGA di Trento n. 404/2016, che aveva riconosciuto le ragioni della Provincia.

Nella gara per il Nuovo Ospedale del Trentino, a seguito dei ricorsi presentati dai partecipanti, il consiglio di Stato aveva emesso una sentenza che riportava la seguente formulazione: “la Provincia può procedere alla rinnovazione della gara a partire dalla fase di presentazione delle offerte”. In seguito, l’amministrazione provinciale aveva deciso di revocare la gara, in particolare alla luce delle nuove condizioni del contesto economico e finanziario. Contro la revoca però è stato presentato un ricorso al Tribunale Amministrativo Regionale da parte dei partecipanti alla gara. Il tribunale li ha rigettati tutti confermando la legittimità delle scelte della Provincia.

RTI CMB sc ha tuttavia promosso l’appello contro quest’ultima sentenza  ed oggi si è pronunciato il Consiglio di Stato. Secondo il Giudice di appello, la sentenza del Consiglio di Stato n. 5057/2014 laddove prevedeva che “la Provincia può procedere alla rinnovazione della gara” deve invece essere interpretata come “la Provincia deve…”.

A fronte di questa interpretazione, pertanto, la sentenza del TRGA viene riformata, senza entrare nel merito dei motivi di interesse pubblico della stessa, già ritenuti legittimi dal TRGA di Trento, e la revoca della gara viene pertanto annullata. Le connesse richieste risarcitorie dell’appellante non vengono peraltro accolte, e le spese di giudizio vengono integralmente compensate. L’Amministrazione sta valutando ora quali scelte siano possibili alla luce del nuovo pronunciamento del Consiglio di Stato.

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